Bologna, le mamme lavoratrici ringraziano la Meloni: “Sei l’unica che ha pensato a noi”

17 Gen 2024 15:13 - di Lucio Meo

Quattro sfigati, all’esterno della sala, la aspettavano con i soliti cartelli contro i “fascisti senza uno straccio di argomento serio a supporto della pseudo-contestazione mentre all’interno della Fiera Marca di Bologna Giorgia Meloni – reduce dalla firma di un importante accordo con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini – si mischiava alla gente comune, poco politicizzata ma abbastanza informata. Qualche donna la attendeva, stamane, per farle i complimenti, su questioni specifiche, non ideologiche, come il lavoro alle donne mamme, che secondo l’Istat negli ultimi mesi si è impennato per esempio.

Bologna, i complimenti delle mamme lavoratrici alla Meloni

“È stata l’unica a pensare alle donne lavoratrici e ho tre figli”, è la frase che una visitatrice della Fiera Marca, a Bologna, ha detto rivolgendosi alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita dopo la firma in Regione con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Brava, insisti”, le ha detto un altro avventore. In tante, donne, lavoratrici, mamme, hanno chiesto alla premier un selfie e l’hanno incoraggiata, alla faccia dei quattro gatti che rumoreggiavano all’esterno.

Le misure del governo in favore delle mamme lavoratrici

Del resto proprio ieri la Meloni, al termine del Consiglio dei ministri, aveva sottolineato come “la misura più significativa” prevista in legge di bilancio riguardi il tema della decontribuzione delle madri. “Noi prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore. Il concetto che vogliamo stabilire è che una donna che mette al mondo almeno due figli, in una realtà in cui noi abbiamo disperato bisogno di invertire i dati sulla demografica, ha già offerto un importante contributo alla società, e quindi lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”, ha detto la premier.

Più fondi agli asili nido dal governo

Sulla famiglia “non confermiamo il taglio dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia perché purtroppo il taglio dell’Iva è stato assorbito dagli aumenti di prezzo, e quindi non penso valga la pena rinnovare questa misura” ma “aggiungiamo tre ulteriori misure per un importo di un miliardo di euro. Continuiamo a lavorare sul congedo parentale, aggiungendo un ulteriore mese utilizzabile fino a 6 anni di vita del bambino retribuito al 60%. Aumentiamo in modo significativo il fondo per gli asili nido. Il nostro obiettivo è dire che al secondo figlio l’asilo nido è gratis. Questo è il modo in cui vogliamo spendere le risorse, sono circa 180 milioni di euro” sottolinea la premier.

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