Tregua finita, la guerra è ripresa peggio di prima. Israele accusa Hamas di aver violato gli accordi

1 Dic 2023 8:47 - di Robert Perdicchi

Finisce dopo una settimana la tregua tra Israele e Hamas, con le Forze di difesa israeliane che hanno ripreso i combattimenti nella Striscia di Gaza. Lo stop al cessate il fuoco è arrivato all’alba di oggi, all’indomani dell’attentato rivendicato dall’organizzazione terroristica a Gerusalemme. “Hamas ha violato la tregua e ha sparato contro il territorio israeliano”, recita il messaggio dell’esercito dello Stato ebraico diffuso sui social, e per tanto le Idf hanno “ripreso i combattimenti contro l’organizzazione terroristica Hamas a Gaza”.

Tregua finita, scambio di accuse tra Israele e Hamas

Hamas “ha violato il quadro di riferimento” per la pausa nelle ostilità, “non ha mantenuto gli impegni per il rilascio di tutte le donne tenute in ostaggio e ha lanciato razzi contro Israele”, accusa il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Con la ripresa dei combattimenti” si sottolinea che “il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra” ovvero “liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai più minacciare la popolazione di Israele”. L’annuncio delle Idf sulla ripresa dei combattimenti, evidenzia l’agenzia Dpa, è arrivato pochi minuti dopo la fine della pausa nelle ostilità, alle 7 ora locale. Hamas, aggiunge il Times of Israelnon ha fornito entro le 7 a Israele l’elenco con i nomi degli ostaggi da rilasciare in giornata.
Secondo la Cnn, che cita una fonte vicina ai colloqui, sarebbero ancora in corso le trattative per il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia. Scaduti i termini della pausa nelle ostilità, rileva la rete americana, nessuna delle parti influenti coinvolte – Hamas, Qatar, Israele, Usa ed Egitto – ha annunciato pubblicamente una rottura nei colloqui. Anche alla Bbc un funzionario palestinese vicino ai colloqui ha riferito che i mediatori continuano a lavorare per raggiungere un’intesa tra le parti su una tregua. In base ai termini dell’accordo che era stato raggiunto, ricorda la Cnn, Hamas avrebbe dovuto proporre un nuovo elenco di nomi, l’ottavo, di ostaggi da rilasciare oggi (dieci donne e minori) in cambio di un’altra giornata di tregua.

Nove morti a Gaza dalla ripresa delle ostilità

Per Israele inizia quindi oggi la “fase successiva” della guerra, con nuovi raid: caccia israeliani stanno infatti bombardamento obiettivi di Hamas nell’enclave palestinese. Combattimenti sarebbero in corso a Gaza City e nel nord della Striscia. La tv satellitare al-Jazeera cita testimonianze che parlano di “pesanti scontri” tra “gruppi combattenti palestinesi” e forze israeliane. Secondo l’emittente, nella parte centrale dell’enclave palestinese, i tank israeliani stanno bombardando nei pressi dei campi profughi di Nuseirat e Bureij.

Dalla ripresa dei raid sono almeno nove i morti nell’enclave palestine, riferisce al-Jazeera, che parla anche di un numero imprecisato di feriti. Tra le vittime c’è un reporter e cameraman dell’emittente palestinese Al Aqsa Tv, Abdullah Darwish, come riferisce Quds Press. Non viene precisato dove sia morto il giornalista. Al-Jazeera precisa invece che le nove vittime vengono segnalate solo a Rafah, nel sud della Striscia. Suonano le sirene di allarme antimissile nelle località israeliane a ridosso della Striscia di Gaza. Secondo Haaretz, l’allerta è scattata a Sderot, Ibim e nei kibbutz di Nir Am, Sufa, Nir Itzhak e Holit. “A seguito delle sirene che hanno suonato nelle comunità vicino a Gaza, la squadra di difesa aerea dell’Idf ha intercettato con successo un lancio dalla Striscia”, comunicava l’esercito israeliano su X alle 6 ora locale, prima del termine della tregua.

Ieri l’attentato di Hamas a Gerusalemme aveva provocato ieri tre morti e sei feriti.

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