Torino, operaio cade dalle scale in cantiere e muore: un collega fermato per omicidio
Quello che era sembrato inizialmente un incidente in cantiere si è rivelato essere, nelle indagini dei carabinieri, un omicidio. La vicenda riguarda un operaio precipitato lo scorso 14 novembre da un’impalcatura a Torino e morto qualche giorno dopo. Per il caso è stato fermato un collega della vittima con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
L’ipotesi dell’incidente sul lavoro
L’operaio deceduto, originario di Napoli ma residente nel capoluogo piemontese, il giorno dell’incidente non era andato a lavorare per una leggera indisposizione. Nel pomeriggio, però, si era recato in cantiere per salutare due colleghi. Poco dopo essere arrivato sul posto, l’uomo, secondo una prima ricostruzione, aveva tragicamente perso l’equilibrio sulla rampa di scale dello stabile che l’impresa per cui lavorava sta ristrutturando. Subito soccorso, era stato trasportato in gravissime condizioni in ospedale dove, dopo una notte di agonia, è morto.
Le indagini dei Carabinieri e le testimonianze contrastanti
La dinamica dei fatti però non ha convinto i Carabinieri, che hanno avviato accertamenti per chiarire quanto successo ed escludere eventuali responsabilità di terzi. A seguito delle testimonianze dei presenti, che erano apparse contrastanti tra loro, e di una serie di accertamenti, i militari hanno concentrato le loro attenzioni su un collega trentenne della vittima.
Per l’operaio morto a Torino fermato un collega con l’accusa di omicidio preterintenzionale
Dagli elementi raccolti, infatti, pare che tra i due fosse scoppiata una lite per futili motivi, al termine della quale la vittima sarebbe stata spinta giù dalla rampa di scale. L’uomo è stato individuato e sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale, mentre le indagini sono in corso per chiarire meglio la vicenda nonché le ragioni che hanno portato al delitto.