Superbonus confermato per i redditi bassi: ecco come cambia. Tajani: ha vinto il buonsenso
«Ha vinto il buonsenso e la ragionevolezza. Noi di Forza Italia siamo molto soddisfatti», per il compromesso trovato nel Consiglio dei Ministri di giovedì notte sul superbonus. Lo dice il ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della Sera.
«Avevamo chiesto una sorta di sanatoria per evitare che cittadini perbene e imprese dovessero restituire i soldi e c’è stata. Ma nessuno ha perso», aggiunge. Per arrivare ad un accordo, spiega, c’è stata una “trattativa dura”, ma da parte del ministro Giancarlo Giorgetti e del sottosegretario Alfredo Mantovano c’è stata “comprensione”. Tajani nega che la maggioranza sia divisa, ma “certo si discute”, e il Cdm a questo serve, sennò «ci scambieremmo delle e-mail». Nel merito, il ministro spiega che «per le famiglie più deboli e per coloro che hanno difficoltà economiche lo Stato pagherà la differenza tra il 70% e il 110%» e rivendica di aver dato «un aiuto alle imprese, che così non rischiano di fallire, e soprattutto alle famiglie e ai cittadini più deboli, che potranno veder concludere i lavori di ristrutturazione senza dover spendere altri soldi, perché magari non hanno possibilità di farlo».
Il dettaglio del provvedimento del governo
In relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente. Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.
Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
Che cosa prevede il superbonus rimodulato
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo. A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l’uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito, salvaguardano la tutela delle persone con disabilità. Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.
Hanno perso gli elettori di FdI che si aspettavano la cancellazione totale!
l’europa vuole penalizzare i proprietari di immobili in classe G – io abito in un immobile di questo tipo e non ho potuto accedere ai bonus a causa del fatto che i fondi di cui avrei potuto beneficiare Conte e i suoi amichetti se li sono fatti rubare a miliardi da qualsiasi imbroglione e ora sono finiti …..grazie Conte e grazie PD !!!!! la precedenza andava ai possessori di immobili in classe G forse ?