La rivoluzione fiscale è alle porte, Palazzo Chigi: il governo ha centrato tutti gli obiettivi

28 Dic 2023 19:32 - di Fulvio Carro
rivoluzione fiscale

«Il Governo procede speditamente sull’attuazione della Delega e chiude il 2023 rispettando tutti gli obiettivi che si era prefissato. Nel 2024 verrà, quindi, definitivamente completata la rivoluzione fiscale che l’Italia aspetta da più di 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese». A sottolinearlo sono fonti di Palazzo Chigi, nel comunicare le decisioni assunte in materia fiscale dal Consiglio dei ministri nell’ultima riunione dell’anno.

Rivoluzione fiscale, le decisioni del Cdm

Il Cdm «ha approvato definitivamente altri quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale del Governo Meloni, provvedimenti che vanno nella direzione di migliorare e semplificare il sistema fiscale italiano. Si tratta di quattro Dlgs su adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3».

Leo: provvedimenti molto importanti

Al riguardo, Maurizio Leo precisa: «Si tratta di provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico». In particolare, spiega, «interveniamo sul contenzioso tributario con l’obiettivo di velocizzare e semplificare i procedimenti, potenziando l’udienza da remoto, la digitalizzazione del processo nonché l’istituto della conciliazione giudiziale per deflazionare il contenzioso in cassazione».

Fiducia nel rapporto con il contribuente

«Per le imprese – sottolinea Leo – vengono modificate anche le soglie di accesso al regime dell’adempimento collaborativo (dal 2028 verranno coinvolte anche quelle con fatturato non superiore a 100 milioni di euro). Così facendo, verrà rinsaldato il rapporto di fiducia tra amministrazione finanziaria e contribuente, con un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti».

La rivoluzione fiscale attesa da oltre mezzo secolo

«Abbiamo previsto anche delle modifiche allo statuto del contribuente, con l’introduzione di una nuova disciplina dell’autotutela tributaria, con la previsione dell’obbligo, per l’Amministrazione, di procedere all’annullamento dei suoi atti in specifici casi di manifesta illegittimità», prosegue il vice ministro. «Prosegue dunque a ritmo incessante l’azione di governo su questo fronte. Stiamo rispettando gli obiettivi temporali che ci eravamo dati subito dopo l’approvazione della legge delega, in agosto». La rivoluzione fiscale è alle porte. «L’obiettivo che ci poniamo nel 2024 è quello di dare continuità alla nostra azione di governo, completando l’attuazione di una riforma che l’Italia aspetta da oltre mezzo secolo», conclude.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *