Sciopero, sindacati inflessibili, Salvini riduce lo stop a 4 ore. “No a 20mln di persone lasciate a piedi”
Sciopero Tpl, Salvini lo conferma forte e chiaro: «No alla paralisi ridosso di Natale». Si riduce da 24 ore di astensione dal lavoro a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per il 15 dicembre: l’ordinanza è stata firmata ieri sera dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, che ratificando il provvedimento, dichiara: «Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico. È mio diritto, ma anche un mio dovere», rilancia il titolare del dicastero sui social.
Sciopero, i sindacati non sentono ragioni e confermano l’agitazione. Salvini firma l’ordinanza
Salvini è tornato a chiedere ai sindacati – stavolta sono Cub Trasporti, Cobas, Sgb, Adl Cobas, Al Cobas, Usb Lavoro Privato – di ridurre da 24 a 4 le ore dell’agitazione proclamata per il 15 dicembre in tutta Italia. Ma le sigle coinvolte hanno declinato l’invito, rifiutando la proposta. E confermando le 24 ore di sciopero di bus, metro e treni locali per venerdì 15, sottolineando «il diritto di sciopero». Un punto sul quale il ministro, arrivato alla decisione della firma dell’ordinanza, ha precisato che con la riduzione a 4 ore dello sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per dopodomani, «sono salvaguardati il diritto di sciopero», ma anche «il diritto alla mobilità dei cittadini».
Sciopero, Salvini: «No alla paralisi a ridosso di Natale»
Il vicepremier lo sottolinea con vigore, spiegando, in un’intervista a Radio 24, la decisione assunta ieri sera con l’ordinanza che riduce la protesta da 24 a 4 ore. Nell’incontro di ieri al Mit, argomenta Salvini, «ho chiesto ai sindacati un segno di responsabilità: a 9 giorni dal Natale uno sciopero di 24 ore significherebbe il caos. Pensate cosa significa lasciare a piedi 20 milioni di persone»…
Con lo stop ridotto a 4 ore «salvaguardati diritti allo sciopero e mobilità dei cittadini»
Quindi, a ulteriore scanso di equivoci, per chiarezza e in replica alle recriminazioni aggiunge: «Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto. Ma non si può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale». Con l’ordinanza, prosegue Salvini, «ho comunque garantito il diritto di sciopero limitatamente a 4 ore e i due diritti sono salvaguardati», assicura.
Sciopero, Salvini: «Chi disubbidisce all’ordinanza ne paga le conseguenze»
Linea ferma e disservizi e disagi limitati, ma anche una puntualizzazione sull’osservanza del diritto di sciopero, e contestualmente al rispetto del provvedimento appena emanato. «Chi disubbidisce ne paga le conseguenze che la normativa prevede», rilancia Salvini. Che poi a stretto giro non manca di togliersi un sassolino dalla scarpa, aggiungendo: «Spesso i sindacati per fare tessere e farsi battaglia sindacali a vicenda rischiano di far andare in mezzo i lavoratori». Un monito, quello che arriva dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, attraverso i microfoni di Radio 24, in risposta all’annuncio dell’Usb di disobbedire alla precettazione. Un punto su cui il vicepremier tiene anche a sottolineare: «Non possiamo avere uno sciopero allo settimana. È un abuso di uno strumento che è sacrosanto, ma che danneggia il resto dei lavoratori».
Sciopero, Salvini: «Cambiare la legge non è all’ordine del giorno, ho altre priorità»
Piuttosto, l’impegno del ministro «è quello di aiutare i lavoratori a ottenere aumenti. Ma non è bloccando l’Italia una settimana sì e una settimana no che si aiutano i lavoratori», rilancia Salvini. Che sull’intera questione, sempre nell’intervista a Radio24, dichiara anche: «Cambiare la legge sul diritto di sciopero non è sul mio tavolo. Spetta ad altri ministri eventualmente farlo, ma non penso che sia all’ordine del giorno. Onestamente io ho altre priorità che intervenire sulla normativa sullo sciopero»…
Stoccata al sindaco Gualtieri: «Protesta bus lumaca? A Roma non si noterebbe…»
Infine, a margine della mobilitazione e dell’annuncio della firma dell’ordinanza, Salvini ironizza sullo sciopero bianco degli “autobus lumaca”, paventato dai sindacati quale azione di protesta alternativa dopo l’ordinanza di riduzione da 24 a 4 ore dello sciopero del trasporto pubblico locale. «Minacciare di andare piano a Roma? Probabilmente non si noterebbe una grande differenza rispetto alla velocità di crociera quotidiana», chiosa sarcasticamente il ministro, assestando una stoccata finale nel fianco dell’amministrazione capitolina…