Pnrr: gufi giù dal trespolo per la quarta volta. L’Italia incassa altri 16,5 miliardi: conseguiti i 28 obiettivi

28 Dic 2023 11:14 - di Vittorio Giovenale
Pnrr

Sul Pnrr i gufi sono stati serviti: raggelati e precipitati dal trespolo per la quarta volta.  La Commissione europea ha versato oggi la quarta rata Pnrr di 16,5 miliardi di euro all’Italia. Il pagamento è frutto del conseguimento, accertato dall’Unione europea, di tutti i 28 obiettivi e traguardi legati alla quarta rata.

Zittita per l’ennesima volta l’opposizione

Tali obiettivi e traguardi riguardano misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme in materia di giustizia e Pubblica amministrazione, nonche’ importanti riforme nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici. E’ quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi che prosegue rilevando che “i principali investimenti sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali”.

La rata del Pnrr è arrivata entro la fine dell’anno come annunciato dalla Meloni

“Come preannunciato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il pagamento della quarta rata – si sottolinea ancora – e’ avvenuto entro il 2023 e porta il totale delle risorse Pnrr ottenute finora dall’Italia a circa 102 miliardi di euro, corrispondenti a piu’ della meta’ delle risorse totali del Piano. Cio’ dimostra i grandi progressi fatti dall’Italia nel raggiungimento delle misure previste”. “Sulla base del Piano cosi’ come recentemente modificato dal Consiglio Ue – conclude la nota – il governo Meloni proseguira’ nell’opera di piena e tempestiva attuazione del PNRR, nel quadro della continua e stretta collaborazione con la Commissione europea”.

La soddisfazione del ministro Fitto

“Grande soddisfazione per l’erogazione avvenuta oggi da parte della commissione europea della quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza del valore di 16,5 miliardi di euro. L’impegno del presidente Meloni e del governo era di ricevere i fondi entro la fine del 2023 e lo abbiamo rispettato. Questo e’ il risultato di un grande impegno collettivo e di una costante e costruttiva collaborazione la commissione europea. Il lavoro sul Pnrr prosegue”. Lo afferma su Facebook il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

Foti: “La quarta rata del Pnrr chiude un anno di successi per il governo”

Esprime soddisfazione anche  Tommaso Foti. «Il pagamento della quarta rata del Pnrr assieme alla manovra di bilancio chiudono un anno di successi targati governo Meloni», commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, «Il difficile scenario internazionale – prosegue Foti – ha messo a dura prova l’economia di ogni Nazione, ma si può affermare che l’Italia ne sta uscendo a testa alta».

«Il presidente Meloni – ricorda il capogruppo di FdI – lo aveva previsto e così è stato: la quarta rata è stata versata entro il 2023, facendo arrivare a 102 miliardi di euro le risorse ottenute finora. Il conseguimento di oltre la metà delle risorse del Piano conferma il raggiungimento delle misure previste grazie all’ottimo lavoro di squadra tra Palazzo Chigi e il ministro Fitto in sinergia con la Commissione europea. La stabilità e la credibilità del governo Meloni – conclude il presidente dei deputati di FdI – sono sempre più apprezzate nel panorama politico internazionale, con buona pace di chi profetizzava sventure e si augurava catastrofi per la nostra Italia».

Meloni ad Atreju: chi prevedeva sciagure ora fischietta

Giorgia Meloni nel suo intervento ad Atreju aveva ricordato che i rapporti con l’Europa non erano critici come li avevano dipinti l’opposizione e i giornali vicini all’opposizione. E proprio in tale occasione aveva preannunciato che anche la quarta rata del Pnrr sarebbe stata incassata nei tempi previsti. Con l’occasione aveva descritto l’imbarazzo dell’opposizione. Ogni volta rispettiamo  gli impegni «e ogni volta fischietta», ironizzava la Meloni, sull’atteggiamento di Schlein e Conte, sconfessati puntualmente da un anno a questa parte. Anche stavolta, per dirla con la Meloni, Pd e M5s e i media a loro vicini, sono costretti a “fischiettare”.

“Il pagamento della quarta rata del PNNR italiano è ottima notizia per tutti tranne che per i “gufi” nostrani che per oggi smetteranno di volteggiare”, ha commentato il sottosegretario Andrea Delmastro . E il vicecapogruppo di FdI alla camera Alfredo Antoniozzi aggiunge: “Ho il massimo rispetto per Draghi e credo che il suo 2022 sia stato condizionato dai Cinquestelle, ma la quarta rata del Pnrr conferma che il governo Meloni ha fatto meglio, smentendo le prefiche della sinistra”. Infine il presidente dei senatori di FdI Lucio Malan sintetizza così il traguardo: “Il pagamento della quarta rata del Pnrr, 16,5 miliardi di euro, è il suggello a un anno da protagonista del governo Meloni in Italia ma soprattutto in Europa e nel mondo. Questo ennesimo traguardo raggiunto, il cui merito va non soltanto al presidente Meloni ma anche al ministro Fitto, attesta l’efficacia dell’azione politica che questo governo sta portando avanti. Un successo che è nei numeri di un’economia che cresce più delle altre in Europa, di un’occupazione a livelli record e di una crescente fiducia di consumatori e imprenditori”.

Commenti

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  • Giovanni Perrone 30 Dicembre 2023

    Un altro ottimo risultato, ma purtroppo neppure questo successo ottenuto dal governo ridurrà al silenzio i gufi nostrani, frustrati ma non rinsaviti.

  • Mauro Marchello 30 Dicembre 2023

    i bonus di qualsiasi natura devono essere ridotti al minimo per la salvaguardia delle nostra cassa nazionale ed usati solo per incentivare il risparmio energetico ed il consolidamento degli edifici.. Occorre invece l’introduzione di un bonus sociale e previdenziale nella misura del 43%, ovvero pari alla massima aliquota irpef. Con un bonus previdenziale anche le persone che guadagnano di meno possono usufruire dello stesso sconto riservato alle persone che guadagnano di più Si tratta di giustizia sociale. Inoltre la cifra che può essere dedotta, originaria in 10.000.000 di lire, ovvero 5165 € andrebbe rivalutata perché introdotta nel 2000 e oggi ampiamente svalutata.

  • TRAVERSA FRANCESCO 30 Dicembre 2023

    NON AVEVO ALCUN DUBBIO CHE GIORGIA MELONI ED IL SUO GOVERNO AVREBBE RAGGIUNTO SUOI OBBIETTIVI. NELLA LEGGE DI BILANCIO PER IL 2024 NON HA POTUTO FARE MEGLIO O DOBBIAMO ALLA SCELLERATA SCELTA DELL’AVVOCATO DEL POPOLO CHE HA CONSENTITO AI CITTADINI ABIENTI DI RISTRUTTURARE I CASTELLI E FARSI LE VILLE CON I DENARI DEL POPOLO CHE PAGA LE TASSE. VAI AVANTI COSI’ GIORGIA , SEI ABBASTANZA ROBUSTA PER FARCELA A MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI TUTTI GLI ITALIANI.

  • Enzo 30 Dicembre 2023

    Bravissimi, ottimo lavoro. Avete smentito i gufi della sonistra. Complimenti!

  • Giovanni Manfredo Maria Lucrezi 30 Dicembre 2023

    Sarebbe da sostituire la parola Gufi con Stronzi.Di conseguenza tiriamo giú gli stronzi dal trespolo.Quando eravamo al “Fronte della Gioventú”a questi stronzi di legnate ne abbiamo date!

  • pierluigi rimediotti 30 Dicembre 2023

    finalmente un Governo che fa il bene degli Italiani facendosi rispettare ed ora andiamo avanti per aumentare la ricchezza dei pià bisognosi e del ceto medio compreso finalmente gli artigiani ed i commercianti.