Paragone, strappo definitivo con Italexit e addio alla politica: “Dimissioni irrevocabili”. I motivi

30 Dic 2023 9:00 - di Angelica Orlandi
Paragone italexit

“Carissimi elettori, tesserati e simpatizzanti di Italexit Per l’Italia, la mia segreteria termina qui. Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili”. Gianluigi Paragone “seppellisce” Italexit con una lettera pubblicata sul sito del partito da lui fondato nel 2020. Non sarà più il segretario e ha anche specificato che il partito non potrà più avvalersi del suo nome e cognome per le proprie attività e nelle rilevazioni sondaggistiche. I motivii? “Non c’è una sola ragione che può motivare una scelta così radicale”, ha spiegato l’ex segretario. “Ci si arriva perché il tempo fa maturare alcune idee e alcuni pensieri. Intanto avevo sempre detto che non sarei rimasto segretario a lungo: è giusto che altre persone si carichino l’impegno di elaborare, con rinnovato entusiasmo, tesi politiche”.

Paragone: “Il no al Mes da parte del governo ha ridotto lo spazio per Italexit”

L’ex segretario di ItalExit per l’Italia ha poi sottolineato come, secondo la sua visione, la mancata ratifica del Mes da parte dell’attuale maggioranza abbia “ridotto lo spazio politico” della sua formazione. Anche se – specifica- “la radicalità della nostra proposta va ben oltre il Mes. Ma l’essersi posizionati con fermezza su quel fronte consente all’attuale maggioranza (specie a Fratelli d’Italia e Lega) di godere di un bonus di fiducia; e soprattutto di una posizione politica di negoziazione che renderà la vita difficile a chi si è arreso da tempo alle logiche di Bruxelles”. Questa la sua lettura politica che renderebbe dunque minimale il ruolo di Italexit. Cosa farà? Ritornerà a fare il giornalista.

Paragone: “Torno a fare il giornalista”

“Continuerò a elaborare il mio pensiero nelle vesti che mi sono più proprie, ossia quelle giornalistiche e di saggista. Avendo accresciuto il mio impegno professionale (com’era normale che fosse non volendo campare di politica), non intendo generare confusione nell’elettore, nel telespettatore e nel lettore laddove guardandomi o leggendomi possa pensare: parla il politico o il giornalista?”. Dunque, “anche nel massimo rispetto altrui, è giusto che io sciolga totalmente il mio rapporto con il partito”.

Mes: “Coraggio dimostato da Meloni e Salvini”

È giusto che un ex parlamentare torni a fare il giornalista?, si chiede nell’articolo che Paragone firma su Libero. “Certo che sì, non mi sembra che Lilli Gruber (tanto per fare un nome tra i tanti di ex onorevoli) si fosse fatta problemi rientrando da Bruxelles a Roma. Ritornando sul Mes, elogia “il coraggio” del governo. “Chi, come me, contesta radicalmente l’euro-architettura non può che applaudire il coraggio dimostrato dalla Meloni e da Salvini. (Conte non può dire lo stesso: quando fu premier ebbe il mandato della sua maggioranza a lavorare per la ratifica)”. Contestualmente – ribadisce- non posso non registrare che lo spazio del dissenso si riduce“. Afferma di non avere rimpianti per le scelte politiche effettuate in questi anni, ma si è reso conto di essere più apprezzato come autore che come leader di italexit. “In questi mesi ho girato parecchio con il mio libro Moderno sarà lei. E  ho registrato una simpatia verso le mie posizioni superiore al gradimento verso Italexit. Ecco perché non potevo generare l’equivoco di una doppia identità, ossia politico e giornalista. Ho scelto di tornare al registro che sento più mio, quello del racconto”.

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