Omicidio in strada, giallo a Bari: fisioterapista freddato a due passi da casa. Indagini su un movente indecifrabile

19 Dic 2023 9:47 - di Greta Paolucci
omicidio Bari

Una raffica di colpi d’arma da fuoco: sei o sette almeno secondo gli inquirenti al lavoro sul caso. Un agguato che non gli ha dato scampo: è morto così il medico fisioterapista Mauro Di Giacomo, quando erano all’incirca le 20.30 di ieri sera, e lo stimato professionista che lavorava al Policlinico, freddato in strada subito dopo aver parcheggiato l’auto vicino casa. Un giallo che sembra infittire la sua trama a ogni ora che passa e su cui, come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, al momento «l’unico movente escluso è quello legato alla criminalità».

Bari, omicidio in strada: la vittima è uno stimato medico fisioterapista

Dunque, effettuati i primi rilievi e riscontri sulla scena del crimine, si parte dalla vittima: un professionista 63enne conosciuto e apprezzato e che, oltre a lavorare nell’azienda ospedaliero-universitaria, aveva uno studio privato molto frequentato che condivideva con altri colleghi. Un uomo senza precedenti Di Giacomo, che il killer ieri ha atteso che rientrasse a casa in Via Tauro, nel quartiere Poggiofranco di Bari. Abitava nei pressi del luogo dell’omicidio, in un quartiere residenziale di Bari, che i residenti descrivono come una zona tranquillissima, tra le migliori della città. Secondo alcune testimonianze, allora, prima del delitto ci sarebbe stata una lite per strada.

Omicidio in strada a Bari: movente ignoto, gli inquirenti escluderebbero la pista della criminalità organizzata

Sul caso indaga la Polizia di Stato, alle prese con un giallo che sembra partire dal nulla. E con un’unica, drammatica certezza: il 63enne lascia la moglie e due figli sconcertati da una tragedia di cui non sanno spiegarsi il perché. Un movente ignoto, quello dietro l’omicidio, su cui gli investigatori sono al lavoro in cerca di indizi e di prove che possano ricostruire e motivare l’accaduto. E allora, al vaglio gli ultimi istanti della vita di Di Giacomo, che come tante altre sere, anche ieri stava tornando a casa al termine di una giornata di lavoro.

La vita specchiata delle vittima e quei colpi esplosi nel buio: nessun testimone, niente telecamere

Forse – si deduce dalle buste cariche di alimenti e prodotti vari, ritrovate accanto al suo cadavere – dopo aver fatto la spesa. Ha parcheggiato l’auto (un’Audi Q3) nelle vicinanze di una scuola elementare, e stava per rincasare quando il suo assassino lo ha avvicinato e ha esploso contro di lui i colpi che non gli hanno dato scampo. Si ipotizza una lite improvvisa. Forse un tentativo della vittima di sfuggire al suo aggressore allontanandosi. Poi quei colpi d’arma da fuoco esplosi nel buio e in assenza di testimoni e di occhi telematici in strada: nella zona, infatti, non ci sono telecamere che tanto avrebbero potuto aiutare gli inquirenti in questa fase di ricostruzione della dinamica omicidiaria.

L’assassino aspettava la sua vittima?

Restano, allora, solo gli echi di quei fragorosi colpi esplosi a distanza ravvicinata, uno dopo l’altro, che i residenti hanno accidentalmente udito insieme alle urla che hanno preceduto di pochissimo gli spari. Poi l’arrivo dei soccorritori, che giunti sul posto non hanno potuto che riscontrare il decesso. Di Giacomo è morto sul luogo dell’aggressione mortale, a pochi metri dal portone di casa. L’ambulanza non ha potuto far altro che trasportare il suo corpo privo di vita al Policlinico di Bari, mentre agenti e colleghi della Scientifica, coordinati dal pm di turno della Procura, Matteo Soave, procedevano a effettuare i rilievi del caso.

Omicidio in strada a Bari: il medico fisioterapista freddato sul colpo a due passi da casa

Indizi, prove, qualunque dettaglio utile a ricostruire un delitto inspiegabile, eseguito in una delle roccaforti della Bari bene, che oggi si risveglia nello sconcerto più totale. Per l’assassinio di un uomo per bene, un professionista stimato per cui, come riferisce sempre il Corriere del Mezzogiorno, «il lavoro e la famiglia erano tutto». Testimonianze, luoghi, una vita specchiata e serena, che oggi – in assenza di elementi che possano far pensare che qualcuno potesse avercela con lui – portano gli inquirenti a escludere la pista della criminalità organizzata. Un rebus che avvolge nel mistero un omicidio che tutti concordano nel definire indecifrabile…

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