Notte di terrore a Parigi, urla Allah Akbar e assale i passanti con martello e coltello: un morto, due feriti

3 Dic 2023 9:09 - di Lorenza Mariani
Parigi

Nella notte torna il terrore a Parigi. Questa volta ha il volto di un 26enne nato in Francia, ma di origini siriane, con problemi psichiatrici e schedato nell’elenco “S”: quello dei radicalizzati islamici, sorvegliati speciali. Succede tutto all’improvviso nei pressi del Quai de Grenelle, nelle vicinanze della Tour Eiffel. Quando nella tarda serata parigina l’uomo, al grido di Allah Akbar, si avventa su un turista con doppia nazionalità tedesca e filippina e lo uccide.

Parigi, notte di terrore: al grido di Allah Akbar assale i passanti. Il cordoglio del premier Meloni

L’uomo, che passeggiava con la sua compagna, aggredito a colpi di coltello, è morto sul posto. Chi era con lui, invece, è sopravvissuto all’aggressione, ma è rimasto ferito. E il premier Meloni esprime su X il suo cordoglio per quanto accaduto a Parigi. «Da parte mia e del governo italiano – ha postato il presidente del Consiglio – esprimo profondo cordoglio alla Francia per l’attentato vicino alla Tour Eiffel, dove una persona è stata uccisa. E altre due sono rimaste ferite. Un pensiero sentito ai familiari e ai cari della vittima. L’Europa rimanga unita contro ogni forma di terrorismo».

Passanti aggrediti con coltello e martello

L’assassino ha iniziato la sua follia mortale poco dopo le 21 tra il molo di Grenelle e Bir-Hakeim. Ha attaccato prima il turista tedesco. È poi fuggito attraversando il ponte Bir-Hakeim grazie all’intervento di un tassista che ha visto la scena. È stato quindi inseguito da una squadra di agenti di polizia del 7° arrondissement e ha aggredito le altre due persone. Quando i quattro agenti di polizia sono scesi dal loro veicolo per arrestare il sospettato, quest’ultimo «teneva le mani nel cappotto dicendo di avere addosso dell’esplosivo». Così, è fuggito di nuovo prima di essere arrestato. Di fronte alle minacce violente del sospettato, uno degli agenti ha sparato «due volte» con il suo taser, ha spiegato il ministro degli Interni Darmanin che si è recato subito dopo sul posto.

Parigi, l’attacco nei pressi della tour Eiffel in due fasi: un morto e due feriti

Dunque, dopo il primo attacco, il terrore non aveva finito di rivelare, ancora una volta, volto e capacità di ferocia. E così, una seconda persona, un turista inglese, è stata ferita da un martello in Avenue du Président de l’Avenue Kennedy. È stato trovato con una ferita alla testa ed è stato soccorso. Secondo una fonte della polizia, l’uomo stava camminando con la moglie e il figlio quando l’aggressore gli è arrivato alle spalle e lo ha colpito. Non solo. Arrestato dopo un inseguimento, anche durante l’arresto il presunto autore dell’attacco ha minacciato la polizia con un martello e ha gridato Allah Akbar. Agli agenti che lo hanno rintracciato e bloccato, poi, l’uomo avrebbe detto di «non poterne più dei musulmani che muoiono in Afghanistan e in Palestina»,  e che voleva morire da martire.

La Procura anti-terrorismo indaga sul caso. Il ministro Darmanin subito sul luogo dell’attacco

La procura nazionale antiterrorismo francese sta indagando sull’attacco di ieri sera a Parigi nel quale è stata uccisa una persona e altre due sono rimaste ferite. L’uomo deceduto, un turista tedesco di nazionalità filippina – ha appreso Le Figaro da una fonte della polizia – ha ricevuto diversi colpi alla testa, alla schiena e alle spalle. Uno dei feriti, un turista inglese, è stato colpito a un occhio con un martello. A prendersi cura di lui sono stati i vigili del fuoco. L’altro ferito resta “sotto shock” . «Le loro vite non sono in pericolo», ha detto Gérald Darmanin che si è recato sul posto dell’aggressione.

L’attentatore di Parigi era già stato arrestato in passato

Islamico radicalizzato, l’attentatore era già stato arrestato nel luglio 2018 per un’azione violenta, poi condannato a cinque anni di carcere, di cui un anno con la sospensione. Era in cura psichiatrica, secondo il ministro Darmanin. È stato messo in custodia di polizia per omicidio e tentato omicidio e l’ufficio del procuratore nazionale antiterrorismo ha preso in carico il caso. Una città e un Paese intero sono sotto choc…

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