Nobel per la Letteratura, da destra arriva la candidatura di Mogol. Se l’ha vinto Dario Fo…

10 Dic 2023 17:27 - di Marta Lima

Qualche anno fa il Nobel per la Letteratura fu assegnato al “compagno” Dario Fo, poi toccò perfino al cantante Bob Dylan (che manco si degnò di ritirarlo…) e chissà che finalmente non possa toccare anche al grande “poeta” della musica italiana, Mogol, che tanti capolavori ha scritto e realizzato con Lucio Battisti. Ci voleva un governo di destra per far decollare la candidatura del grande autore italiano, al secolo Giulio Repetti, in arte Mogol, ai riconoscimenti dell’Accademia di Stoccolma, chiamata a scegliere entro i prossimi dieci mesi. Alcune associazioni e fondazioni culturali, come quella dell’artista Michelangelo Pistoletto, da anni sostenevano la candidatura di Mogol ma con il governo di centrodestra sono scesi in campo, direttamente, prima il ministero della Cultura poi quello degli Esteri, rispettivamente con Gennaro Sangiuliano e Antonio Tajani. La notizia della candidatura l’ha confermata, oggi, direttamente Mogol, sul “Corriere della Sera“.

Premio Nobel per la Letteratura, candidato Mogol

«Mi hanno candidato al Nobel per la letteratura il ministero della Cultura, la Siae e altre importanti realtà istituzionali», ha detto Mogol, spiazzando venerdì pomeriggio la platea della presentazione del libro Il potere dei morti di Giulio Caporaso. “Non so come andrà a finire. Però il solo fatto di essere stato candidato mi rende fiero: è un riconoscimento all’importanza della cultura popolare italiana. Sa che i miei dischi nel mondo hanno venduto la bellezza di 523 milioni di copie? Me ne parlano già da un anno e mezzo. Istituzioni importantissime, a partire dalla Società Dante Alighieri, hanno deciso di fare rete per supportarmi. Oltre al ministero della Cultura c’è anche il ministero degli Esteri che mi ha detto di tenermi pronto per un tour nei paesi della Penisola Scandinava per fare un po’ di campagna promozionale…”.

Quando vinse il “compagno” Dario Fo

Il 9 ottobre 1997 l’attore e drammaturgo Dario Fo, militante dell’ultrasinistra e di Soccorso Rosso, fu insignito del Premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: “Seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. L’ultimo italiano che aveva vinto era stato Eugenio Montale nel 1975, mentre era dal 1934 che non vinceva un drammaturgo italiano, quando lo ricevette Luigi Pirandello. Proprio Vittorio Sgarbi ha paragonato l’opera di Mogol “a quella di Montale o di Quasimodo”. 

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