La Russa a Mattarella: “Grazie, lei conosce la mia stima”. Renzi al Pd: non tirate la giacchetta al Capo dello Stato
“Signor presidente, lei conosce la stima e l’apprezzamento che nutro personalmente e tutte le istituzioni e tutti gli italiani mostrano verso la sua persona e il ruolo che esercita. Mi permetta allora, presidente, di aggiungere agli auguri per le prossime festività un’ultima parola ‘grazie grazie Presidente'”. Con queste parole rivolte a Sergio Mattarella il presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto chiudere il suo discorso al Quirinale, in occasione dello scambio di auguri natalizi. Parole importanti perché chiudono le polemiche innescate da certe tendenziose interpretazioni della sinistra e dei media ad essa vicini su presunti attacchi del presidente del Senato al Capo dello Stato.
Cosa ha veramente detto La Russa sui poteri del capo dello Stato
La Russa aveva solo fatto notare che “c’è una Costituzione materiale ormai che attribuisce” al Capo dello Stato “poteri più grandi di quelli che originariamente la Costituzione prevedeva e un’elezione diretta del presidente del Consiglio potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante di questi ulteriori poteri, ridimensionarli non eliminarli”. Ma ciò senza intaccare le prerogative che la Carta attribuisce al presidente della Repubblica. Affermazioni su cui da sinistra si è voluta montare l’ennesima polemica infruttuosa. Tanto che oggi Matteo Renzi in un intervento a sua firma sul Giornale ha bacchettato l’opposizione. “Non fate di Mattarella – ha scritto – il capo dell’opposizione, il federatore dei vostri sogni…”.
Mattarella: è la politica che deve decidere non i gruppi finanziari
Il presidente Mattarella ha a sua volta sottolineato che stiamo vivendo tempi che mettono in discussione i precedenti equilibri. E che in questa fase – ha aggiunto – “è alla politica, alle democratiche istituzioni rappresentative che vanno affidate le scelte e le decisioni che incidono sulla vita sociale e sulla libertà dei cittadini non alle strategie di grandi gruppi finanziari in base ai loro interessi, che vanno rispettati ma nell’ambito delle regole che devono osservare per tutelare i valori fondamentali della convivenza civile”.
La Russa: allarme per la violenza contro le donne
Sia Mattarella che La Russa, infine, hanno posto l’accento sull’emergenza femminicidi e della violenza contro le donne. “L’allarme per la violenza di genere – ha detto dal canto suo La Russa – è diventata un’urgenza prioritaria e improcrastinabile. Il femminicidio, la violenza, la sopraffazione, la mancanza di rispetto verso una donna sono un problema di prevenzione, di sanzione e di cultura. Abbiamo tutti l’obbligo di agire, non solo con le doverose misure di contrasto, ma anche con un’educazione civica diffusa”.