I Verdi europei sconfessano Bonelli: “La protesta di Evi non sorprende, sul partito non siamo ottimisti”
Anche i Verdi europei sconfessano Angelo Bonelli dopo l’accusa di “patriarcato” mossa dalla collega di partito Eleonora Evi. Il copresidente del gruppo dei Verdi/Ale al Parlamento Europeo, Philippe Lamberts, non è rimasto sorpreso nel leggere le dichiarazioni della sua ex collega di gruppo Eleonora Evi contro il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, accusato di “patriarcato” e di “pinkwashing”. Raggiunto dall’Adnkronos, non si scompone: “Ora la sola cosa che posso dire è che non mi stupisce affatto”, afferma.
Le accuse di Elenora Evi non hanno sorpreso i colleghi a Bruxelles
“Non sono affatto stupito di quello che dice Evi – continua – penso che, se Eleonora ha fatto quelle dichiarazioni, aveva buone ragioni” per farle. Per il politico belga, “è possibile” che si tratti di dinamiche dettate dalla taglia del partito, relativamente ridotta, e a questioni personali, non infrequenti nella sinistra italiana, “ma – precisa – non conosco abbastanza la situazione sul terreno per saperlo”. L’ecologista belga conosce però bene l’ormai ex coportavoce di Europa Verde, che dopo aver militato nei Cinquestelle era approdata nei Verdi/Ale, insieme ad altri tre colleghi: “Ho conosciuto Eleonora Evi nel gruppo dei Verdi/Ale – spiega – non è una persona impulsiva. E’ una persona che riflette: se ha detto quello che ha detto, aveva motivi per dirlo”.
I Verdi europei pessimisti sulle elezioni di giugno: “Il partito di Bonelli rischia di non arrivare alla soglia del 4%”
Da tempo i Verdi europei cercano di incoraggiare soluzioni politiche che portino l’area ecologista italiana a contare di più, anche perché il gruppo ne beneficerebbe (l’Italia, uno dei maggiori Paesi dell’Ue, elegge ben 76 eurodeputati), ma finora con risultati non esaltanti: “Ho guardato i sondaggi – dice – e non erano molto ottimisti. Quelli che ho visto indicano che potrebbero passare la soglia del 4%”, e, sottolinea, si tratta di “un’alleanza: non sono solo Verdi, è una coalizione”. Eppure, riflette Lamberts, “c’è assolutamente un potenziale di voto ecologista in Italia. Ne sono convinto da anni: quando guardo la sociologia del Nord del Paese, non è molto diversa da quella del Rhone-Alpes in Francia o da quelle di altre regioni” dell’Europa Centro-Occidentale. “Quello che dico da anni è che non vedo perché non potremmo fare a Milano o in Emilia-Romagna dei risultati che somiglino a quelli che facciamo a Lione o a Stoccarda. Sono assolutamente sicuro che questo potenziale esiste”.
“Nel Sud del Paese e nelle isole – continua – la sociologia non è la stessa ed è più complicato. Ma, almeno nel Nord Italia, penso che ci sia un potenziale per l’ecologismo politico. Per contro, in ogni caso, questo potenziale politico non è stato realizzato elettoralmente”, almeno finora. Crede che i Verdi italiani attuali abbiano le potenzialità per poter convincere l’elettorato del Nord Italia? “Fino a questo momento non hanno dato prova” di poterlo fare, conclude il politico belga.