Gioco d’azzardo, l’Agcom sanziona Meta per pubblicità diretta o indiretta. Il Codacons: era ora

22 Dic 2023 19:02 - di Alessandra Parisi

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni  ha sanzionato la società Meta per 5.850.000,00 euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Il procedimento, avviato a seguito di numerose segnalazioni, ha accertato la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro.

Gioco d’azzardo, l’Agcom sanziona Meta

Sono 18 i profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), e  32 contenuti “sponsorizzati”,  che hanno promosso o pubblicizzato, attraverso video e immagini, giochi e scommesse online con vincite in denaro. La società Meta è stata ritenuta responsabile, in quanto titolare dei mezzi di diffusione, le piattaforme di condivisione video “Facebook” e “Instagram”, per i 32 contenuti “sponsorizzati”. In particolare, è emerso come la Società non si sia limitata ad ospitare, con modalità puramente tecniche, passive ed automatiche, i contenuti caricati dagli utenti.

Instagram e Facebook, 18 profili e account “incriminati”

Per quanto concerne i 18 profili/account, la società di Zuckerberg è stata ritenuta responsabile solo per 5 account. In seguito della notifica dell’atto di contestazione, Meta ha provveduto a rimuovere solo 11 dei 18 profili/account segnalati. All’irrogazione della sanzione si accompagna, inoltre, un ordine di notice & take down, nonché un ordine di notice & stay down.

Codacons: un’ottima notizia, era ora

“Bene, ottima notizia. Il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo è chiarissimo nella normativa italiana, ma resta scritto sulla carta”. Così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Viene sistematicamente violato dalle emittenti televisive. E molto spesso anche attraverso forme indirette, contenuti sponsorizzati su vari profili social, come abbiamo più volte denunciato!” Adesso – prosegue Dona – ci aspettiamo che i social network facciano ancora di più per potenziare le funzionalità che aiutano l’utente a comprendere se un post è sponsorizzato, rimuovere quelli ingannevoli o vietati dalla legge, come quelli sul gioco e sul fumo.

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