“Felice inverno” invece che “Buon Natale”: l’ultima follia a Livorno, in una scuola elementare
Da Napoli a Padova, i casi di Natale “oscurato” nelle manifestazioni pubbliche e nelle scuole si susseguono. L’ultimo delirio “laico” avviene a Livorno, dove – a quanto pare — in una scuola elementare, la Carlo Blini, sarebbe stato sostituito il “Buon Natale” con un generico “Felice Inverno”. Lo denuncia il consigliere comunale Alessandro Perini (FdI) con un video sulla sua pagina social di politico quanto avviene in una scuola elementare. “Cancellato il Natale in una scuola elementare a Livorno. I bambini sono stati costretti ad abolire e cancellare la parola Natale. Quindi addio a tutti quei lavoretti che i bambini da sempre fanno nelle scuole durante il periodo natalizio per augurare alle famiglie e agli amici un buon e felice Natale”. Perini mostra un cartello sul Natale negato e commenta: “La parola Natale è stata sostituita, adesso bisogna dire buona festa d’inverno. Auguri di un buon e felice speciale inverno, non Natale. Ai genitori di questi bambini sarebbe stato spiegato che “questa è un’accortezza per non offendere le famiglie di altre culture. Peccato però che a segnalarmelo – aggiunge Perini – sono state famiglie che non sono di religione cristiana ma che con buon senso dicono che sia un peccato rinunciare a una parte dei nostri valori e che fare un augurio di buon Natale non sia niente di offensivo, niente di brutto niente di cattivo”.
Natale negato a Livorno, la denuncia di Perini
Lisei (FdI): “Decisione assurda della scuola”
“Forse qualcuno pensa di essere in Lapponia, ma a Livorno non ci risulta siano presenti renne e ghiacciai. Cancellare il Natale e la nascita di Gesù, non è solo un affronto alle nostre tradizioni, ma una privazione per tanti bambini“, attacca anche il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali e Commissario Provinciale Provincia di Livorno. “Nella storia di Maria, Giuseppe e di quel bambino nato in una stalla ci sono valori umani che sono universali – prosegue l’esponente di Fdi -. L’amore e il rispetto per la famiglia, la centralità della donna, la vicinanza agli ultimi e l’umiltà. Senza considerare che ormai il Natale è una festa non solo cristiana, ma riconosciuta nella gran parte delle culture. Anche la Russia sovietica aveva tentato di abolire il Natale, salvo ripristinarlo con Stalin, schiacciato dal peso delle tradizioni, che si rilevarono più forti delle ideologie comuniste. A Livorno, evidentemente, la Russia sovietica è un modello da riproporre. Davanti a questi tentativi di cancellazione della nostra identità nazionale Fratelli d’Italia è impegnata con il disegno di legge presentato al Senato. Ma su questo specifico episodio chiederemo chiarimenti con una interrogazione parlamentare che verrà depositata in questi giorni”, annuncia Lisei.