Dopo Botteghe Oscure, la Lega “scippa” alla sinistra pure il Teatro in cui Gramsci fondò il Pci

20 Dic 2023 14:04 - di Federica Parbuoni
lega gramsci

Dopo via Botteghe Oscure di Enrico Berlinguer, nel frattempo anche lasciata, la Lega “scippa” alla sinistra anche il Teatro Goldoni di Antonio Gramsci a Livorno. Scippi simbolici, ovviamente, ma non per questo potenzialmente meno dolorosi per chi rivendica quella eredità. La Lega, infatti, ha presentato una proposta di legge per rendere monumento nazionale il teatro in cui nel 1921, con la scissione socialista, nacque il Partito comunista di Gramsci, figura sulla quale per altro il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha anche annunciato la volontà di allestire una grande mostra il prossimo anno.

La Lega presenta una pdl a tutela del Teatro in cui Gramsci fondò il Pci

La proposta di legge, appena arrivata in Senato, è sottoscritta dal senatore leghista di Cecina, Manfredi Potenti, e sottolinea “il particolare valore architettonico” della struttura “primo esempio in Italia di utilizzo di architettura in ferro e vetro”. Con il provvedimento si chiede in particolare un intervento del legislatore che possa “riconoscere un indiscusso trascorso storico ben noto a livello internazionale”, con riferimento “agli eventi ivi scaturiti nel 1921 in occasione del XVII Congresso del partito socialista italiano”. “Nel 1921 al Goldoni si registra la scissione del partito socialista che porterà, a seguito dell’assemblea tenutasi in un altro teatro cittadino, il San Marco, alla fondazione del partito comunista italiano”, ricorda Potenti nella proposta di legge, che ripercorre anche la storia del teatro.

La lunga storia del Goldoni di Livorno

Il teatro fu inaugurato il 24 luglio 1847 con il nome di Teatro Leopoldo, mantenne quel nome fino all’Unità d’Italia quando venne intitolato a Carlo Goldoni per poi diventare nel tempo il teatro noto in tutta Italia per la rappresentazione di Cavalleria rusticana del concittadino Pietro Mascagni, un punto di riferimento per le opere del maestro toscano. Negli anni ’80 del ventesimo secolo il teatro, uscito indenne dai bombardamenti del secondo dopoguerra, dopo una lunga inagibilità, fu acquistato dal Comune e restaurato. Il 24 gennaio del 2004 si tenne poi l’inaugurazione alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la nuova rappresentazione della Cavalleria rusticana.

Potenti: “Un dovere provare a dare il riconoscimento di monumento nazionale”

È “un dovere provare per la prima volta nella storia a vedere attribuito alla città labronica questo riconoscimento”, sottolinea ancora nella proposta di legge Potenti, che parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos ha sottolineato che il testo rappresenta “la possibilità di valorizzare come monumento nazionale il Teatro Goldoni, un connubio tra architettura e storia politica che si fondono nelle famose riprese sbiadite ed in bianco e nero della storica scissione socialista”. Allo stato attuale non si registrano reazioni della sinistra, che forse si sta ancora riprendendo dallo choc…

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