Cambiare nome a Cervinia? Il figlio di Mike Bongiorno: “Papà non avrebbe voluto” (video)

1 Dic 2023 9:55 - di Carlo Marini
Mike Bongiorno

Le Breuil? No, grazie. Cervinia resta Cervinia. Dopo la tempesta tutto torna come prima. Almeno si spera, soprattutto alle pendici del Monte Cervino. Nicolò Bongiorno, figlio del leggendario Mike, al Corriere della Sera assicura che suo padre avrebbe preferito mantenere il nome originale.

La famiglia Bongiorno ha un legame storico con Cervinia, dove il popolare conduttore televisivo trascorreva molto tempo e ha partecipato a numerose attività sportive. Anche se alcuni preferiscono il nome originario, molti sono nati quando Cervinia si chiamava già così. Il padre di Bongiorno ha vissuto molte avventure a Cervinia, alcune pericolose, ma amava il luogo per la natura e la famiglia. Una volta, per lo spot della grappa Bocchino, rimase in vetta sul Cervino rischiando di morire assiderato.

«L’ha conosciuta e amata come Cervinia e credo che sarebbe rimasto spiazzato. Per lui, era un luogo iconico e romantico – dice Nicolò Bongiorno a Candida Morvillo – Se fossero stati i residenti a volere il cambio di nome, avrebbe rispettato la decisione, ma a quanto ne so, gli abitanti non sono stati consultati». Alla giornalista del Corriere, Nicolò ricorda che Cervinia è la sua seconda casa.

Cervinia, Mike Bongiorno e lo spot della grappa

«Ci vado da quando sono nato, ho tenuto la casa che era di papà e ho tanti amici lì, sono molto legato a quel territorio. Mio padre era cittadino onorario di Valtournenche di cui Cervinia è frazione, e lì, nella piazza del paese, c’è una statua che lo ricorda. Da lì, ha condotto anche degli show tv e un’edizione speciale della Ruota della fortuna . Con papà, ho scritto un libro sul suo rapporto con la montagna e soprattutto col Cervino e, sul Cervino, da regista, ho girato un documentario che è un omaggio a lui».

«Con le foto di papà a Cervinia si potrebbe riempire un museo locale: è stato fotografato in paese in tutte le epoche, frequentava tutte le guide alpine, era maestro di sci onorario, il suo migliore amico in assoluto è di lì, si chiama Bepi Garnero. La casa di Cervinia è stata il rifugio di mio padre per tutta la vita. Ci andavamo d’estate e d’inverno, tutti i weekend». Ma Le Breuil proprio no. La cancel culture può attendere.

 

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