Borsa, novembre da record. FdI: chiusa la bocca ai profeti di sventura. Un altro schiaffo alla sinistra

1 Dic 2023 17:25 - di Federica Argento
Borsa

Secondo quanto riporta Vito Lops per Il Sole24Ore, il mese di novembre 2023 potrebbe entrare nella “storia dei mercati finanziari”. Si conferma positiva Piazza Affari, sui massimi dal giugno del 2008. L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,43% a 29.864 punti; poco sotto i 29.913 punti raggiunti nella mattinata e i 30mila punti del 25 giugno del 2008. Sotto ai massimi toccati di recente invece Francoforte (+0,6% a 16.213 punti), Parigi (+0,16% a 7.322 punti e Londra (+0,48% a 7.489 punti). L’andamento positivo della Borsa è unb altro di quei dati economici che smentiscono i gufi della sinistra e fanno ben sperare per il futuro il governo Meloni. 

Foti: “Performance brillante della Borsa. Duro colpo per i detrattori”

In una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera annota. E aggiunge il dato della Borsa agli innumerevoli traguardi raggiunti: lavoro, calo dell’inflazione, promozione da parte della agrenzie di rating. Conme ama ripetere il premier: l’esecutivo ha capovolto i pronostici negativi dei profeti di sventura. “L’andamento dell’indice Ftse Mib alla Borsa di Milano è un altro duro colpo che incassano i sinistri detrattori del governo Meloni. Il fatto di vedere una Borsa vivace dovrebbe, invece, essere per tutti – opposizioni comprese – motivo di soddisfazione; atteso che è prossima a raggiungere i livelli più alti dal 2008” Aggiunge Foti: “Una performance brillante cui concorre la stabilità del governo Meloni ; e le azioni poste in essere per dare fiducia agli investitori in un quadro economico globale europeo di evidente incertezza”.

“Solo una anno fa i profeti di sventura preconizzavano la catastrofe”

“Dopo gli ottimi dati di giovedì, che vedono l’occupazione in crescita e l’inflazione ai minimi storici, l’indice della Borsa di Milano, con il suo progressivo andamento positivo, chiude definitivamente la bocca ai tanti profeti di sventura. Che lo scorso anno, di questi tempi, preconizzavano scenari catastrofici con il centrodestra alla guida della Nazione. Oggi, ancora una volta, vengono puntualmente smentiti”, conclude l’esponente di Fdi.

Urso: “Da Borsa e Istat notizie positive: la strada è quella giusta”

Adolfo Urso aggiunge un altro elemnento, il Pil. “Ancora due notizie positive per l’Impresa Italia. La Borsa di Milano ha chiuso un novembre da record, raggiungendo un valore che non si registrava ormai da 15 anni. L’Istat, inoltre, ha rivisto al rialzo dello 0,1% la stima sulla crescita del Pil del terzo trimestre: un risultato quindi migliore di Francia e Germania. Siamo sulla strada giusta!”. Così su X il ministro delle imprese e del made in Italy.

Osnato: i risultati sono il frutto della stabilità dela governo Meloni

Marco Osnato, deputato di FdI, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito fa notare come “i numeri ci dicono che oggi il mercato azionario italiano è più vivo e attraente che mai. L’indice Ftse Mib ormai sfiora i 30mila punti: un valore che non si vedeva dal giugno 2008, prima che scoppiasse la crisi finanziaria globale. Dopo le gravi restrizioni economiche imposte da Pd e Cinque Stelle nel periodo Covid, e nonostante la difficile situazione internazionale, la nostra Borsa macina risultati eccezionali. Di chi sia il merito è presto detto: grazie alla stabilità, la coerenza, la lungimiranza del governo Meloni”.

Borsa, indici che non si vedevano da 15 anni

Mercoledì la Borsa di Milano ha raggiunto in chiusura un valore che non raggiungeva da 15 anni. Lo si vede dal FTSE Mib (si legge futsi mib): è l’indice principale della borsa italiana, che mostra l’andamento delle azioni delle 40 aziende più grandi;e che per questo è molto rappresentativo per valutare le tendenze del mercato finanziario italiano. La Borsa italiana è in crescita da tempo, ma quest’anno è stata quella che ha mostrato la crescita più forte tra le borse europee: da gennaio il suo valore è aumentato del 24,4 per cento, contro il 12 per cento di quella di Parigi e il 16 per cento della borsa di Francoforte. Un andamento molto buono l’ha avuto anche la borsa spagnola, il cui valore è aumentato del 22 per cento.

 

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