Albania, l’ex primo ministro Berisha agli arresti domiciliari. Accusato di corruzione, si dichiara innocente
Un tribunale albanese ha ordinato gli arresti domiciliari per l’ex primo ministro Sali Berisha, leader del Partito Democratico all’opposizione, indagato con l’accusa di corruzione. La decisione è stata presa dalla giudice Irena Gjoka del Tribunale speciale per la corruzione e la criminalità organizzata, che si occupa di casi che coinvolgono alti funzionari e politici. Gjoka ha accettato la richiesta dei pubblici ministeri di mettere Berisha, 79 anni, agli arresti domiciliari dopo aver violato le precedenti misure restrittive di comparire ogni due settimane. Gli è stato anche vietato di viaggiare all’estero.
Il suo avvocato, Genc Gjokutaj, ha annunciato che verrà presentato ricorso. La Corte, ha spiegato il legale, ha anche proibito a Berisha di comunicare con persone diverse dai familiari che vivono con lui.
A ottobre la Corte speciale – spiega Corriere.it – aveva disposto al politico l’obbligo di presentarsi due volte al mese davanti alla polizia giudiziaria e di non lasciare il Paese, ma per tre volte di seguito l’ex premier avrebbe ignorato l’ordinanza del giudice. Per questo la Procura ha chiesto una misura cautelare più dura nei suoi confronti.
In caso di condanna, rischia una pena dai 4 ai 12 anni. Nel 2021, gli Stati Uniti gli avevano vietato futuri ingressi nel Paese, per via di «atti corruttivi» attribuiti al suo governo. Berisha si è sempre professato innocente.