Telefonata alla Meloni, il “comico” russo getta la maschera: «Con Putin non potrei mai farlo…» (video)
Una lunga e interessante intervista, quella realizzata ieri da Lilly Gruber a “Otto e mezzo“, sul La 7, a uno dei due “comici” (si fa per dire…) autori dello “scherzo” (e anche qui si fa per dire) ai danni del premier italiano Giorgia Meloni. In collegamento dalla Russia c’era Aleksei Stolyarov in arte ‘Lexus’, che si è tenuto molto cauto sulle modalità di realizzazione della “conversazione fake”, forse per evitare di confessare aiutini da parte dei Servizi segreti russi, ma si è sperticato in lodi sulla guerra di Putin all’Ucraina dimostando ciò che era chiaro, ovvero che lui e il suo amico sono al servizio della propaganda russa. Non a caso, quando dallo studio Lucio Caracciolo, in modo molto arguto, gli ha chiesto se lo stesso “scherzo telefonico” lo avrebbe fatto a Putin, “Lexus” ha balbettato motivazioni molto, molto fragili…
Il “comico” russo e lo scherzo a Putin: “Non posso farlo, siamo in guerra”
Lucio Caracciolo ha preso la parola per chiedere a “Lexus”: “Pensa di provare lo stesso con il Presidente Putin?”. E la risposta del comico russo: “La Russia si trova in un conflitto militare con il regime ucraino, oggi fare questo scherzo al nostro Presidente potrebbe essere considerato un male. È come se io fossi contro il mio Paese…”. Ah, ecco, quindi lo fa per spirito di Patria, non per la paura di ritorsioni in un paese molto, molto democratico con la stampa libera…
“Non abbiamo nulla a che vedere col Cremlino…”
“La presidente Meloni ha parlato non per un quarto d’ora ma per quasi mezz’ora: se il vostro primo ministro ha tanto tempo per divertirsi in questo modo, allora vuol dire che ha tanto tempo da spendere…”, ha poi spiegato “Lexus”. “Penso che non si sia accorta che era uno scherzo: mi dispiace ma è così”. Come si è arrivati alla telefonata? “Non vogliamo dirlo per non scoprire tutti quelli che in qualche modo hanno organizzato questa chiamata telefonica. Se volete, potete parlare con il vostro premier e lei stessa magari risponderà. Non non diremo niente su questo aspetto”, risponde Lexus. Ma è stata Giorgia Meloni a richiamare? “La chiamata è arrivata al nostro numero, che abbiamo lasciato con il nostro contatto. Ma non sveleremo i dettagli, per non danneggiare nessuno: queste sono le regole con cui lavoriamo. Le risposte devono essere chieste a Meloni”, ribadisce. “Ma nessuna operazione segreta: noi abbiamo fatto solo le nostre domande, non abbiamo detto al vostro presidente cosa rispondere…”.