Picchia la moglie in strada: 4 studenti lo fanno arrestare. “Abbiamo pensato subito a Giulia”
“Abbiamo pensato subito a Giulia: una settimana fa è morta una ragazza e stava per succedere la stessa cosa. Non potevamo permetterlo”. Quattro studenti di solo 16 anni, Giacomo, Alessandro, Gaia e Gioia, hanno fatto arrestare a Tombelle di Vigonovo, nello stesso comune dove viveva Giulia Cecchettin, un uomo che aveva aggredito, prendendola a calci, la moglie.
Vigonovo, 4 studenti fanno arrestare un uomo violento
L’episodio risale a qualche giorno fa. “Eravamo seduti tranquilli al tavolino del patronato – racconta Alessandro all’Agi – quando abbiamo visto uscire una coppia di anziani. E abbiamo notato che il signore era molto agitato e ha iniziato a bestemmiare. E a insultare la donna. All’inizio – spiega lo studente – abbiamo pensato che fosse una lite normale. Poi lui le ha messo le mani al collo e le ha tirato un calcio in pancia. Gli abbiamo domandato se fosse matto e lui si è scagliato contro di noi. L’abbiamo tenuto fermo, senza fargli del male, mentre le ragazze tenevano la signora lontana dal marito”.
Picchiava la moglie in strada, mani al collo
Nel frattempo, è intervenuto anche un amico di famiglia che ha aiutato gli studenti a neutralizzare l’anziano che poi è salito dal lato passeggero dell’auto. Alessandro spiega che hanno cercato in tutti i modi di convincere la moglie a non salire sull’auto insieme al marito.
Subiva continue violenze da un anno
“Lei era impaurita e traumatizzata, ha detto che subiva continue violenze da un anno”. Così, appena l’auto si è allontanata, i ragazzi hanno chiamato immediatamente i carabinieri. Due volte per essere sicuri che arrivassero e intervenissero. E hanno anche scattato la foto dell’auto inviandola alla centrale operativa.
L’intervento dei carabinieri e l’arresto
I militari della stazione di Piove di Sacco hanno citofonato all’abitazione dei due ma l’uomo di 71 anni, in casa, non voleva che salissero. Dopo una lunga trattativa, è stato convinto a scendere ed è stato arrestato per maltrattamenti. “I carabinieri ci hanno fatto i complimenti”, dice Alessandro. Il prezioso ricordo di Giulia li ha indotti a intervenire.