“Non sto bene di salute”. Ansia per il Papa, che non pronuncia il discorso. Il portavoce rassicura

6 Nov 2023 12:14 - di Redazione
Papa "Non sto bene"

La voce un po’ affaticata e roca, il Papa aveva messo in ansia dicendo «non sto bene di salute». Ed evitando in modo irrituale  di leggere il discorso alla delegazione dei rabbini europei. “Buon giorno, saluto tutti voi e vi do il benvenuto. Grazie di questa visita che a me piace tanto ma succede che io non sto bene di salute. E per questo preferisco non leggere il discorso ma darlo a voi e che voi lo portiate”, aveva detto Papa Francesco.

Ansia per il Papa: “Non sto bene di salute. Preferisco non leggere”

Poi l’ansia si è sciolta all’udienza successiva: con Papa Bergoglio che ha ricevuto un gruppo della «Piccola casa della misericordia» di Gela. E stavolta legge il discorso, aggiungendo pure qualche considerazione a braccio. Di seguito il Vaticano, attraverso il portavoce Matteo Bruni, ha diffuso una nota rassicurante: «Papa Francesco ha un po’ di raffreddore e una lunga giornata di udienze. Aveva il desiderio di salutare individualmente i rabbini europei e per questo ha consegnato il discorso. Per il resto le attività del Papa proseguono regolarmente». Viene quindi confermato anche l’incontro con settemila bambini da 84 Paesi del mondo nell’Aula Nervi.

Il portavoce Vaticano rassicura sulle condizioni del Papa

La preoccupazine era scattata non appena le agenzie hanno battuto il malessere del Pontefice. Si trattava di un discorso importante per i riferimenti – annota il Corriere- alla guerra scoppiata dopo l’attacco di Hamas a Israele: «Ancora una volta la violenza e la guerra sono divampate in quella Terra che, benedetta dall’Altissimo, sembra continuamente avversata dalle bassezze dell’odio e dal rumore funesto delle armi. E preoccupa il diffondersi di manifestazioni antisemite, che fermamente condanno».

I predenti interventi

Sulla sua salute lo stesso papa ama sempre scherzare:  «Sono ancora vivo» risponde sovente a chi gli chiede come stia. L’ansia per la sua salute, naturalmente, ha una motivazione precisa. Tutti ricordano il suo ricovero urgente per ben due volte al Gemelli: a fine marzo per «una polmonite acuta e forte nella parte bassa dei polmoni»; e il 7 giugno per una «laparotomia e plastica della parete addominale con protesi». Nonostante la delicatezza degli interventi e la convalescenza il Papa è poi andato in Portogallo a inizio agosto, in Mongolia alla fine dello stesso mese e a Marsiglia in settembre. E l’agenda è molto ricca: dall’1 al 3 dicembre ha in programma un viaggio negli Emirati Arabi Uniti per partecipare alla a Cop28 di Dubai e rilanciare i temi dell’esortazione Laudate Deum. Papa Francesco in una precedente occasione aveva detto: “Dimissioni solo se la stanchezza mi annebbierà”, spiegando che “una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, la mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni” lo spingerebbe a darle.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi