Meloni, missione Berlino: vola da Scholz per stringere un patto su migranti e “piano d’azione”

21 Nov 2023 20:13 - di Redazione
Meloni Scholz

Giorgia Meloni vola a Berlino da Scholz: le relazioni tra Italia e Germania fanno un ulteriore passo avanti, nel segno del Piano d’azione, destinato ad ampliare e rafforzare le relazioni politiche ed economiche esistenti tra i due Paesi. L’obiettivo è arrivare a un’intesa sulle nuove regole di stabilità e crescita entro la fine dell’anno. Domani dunque il premier sarà a Berlino insieme ad alcuni ministri del suo esecutivo per partecipare al vertice intergovernativo tra Italia e Germania. Un’occasione in cui rilanciare un legame solido e costruttivo tra i due Paesi, e con cui puntare su un”’alleanza” improntata alla crescita. Un “upgrade” della cooperazione sulla rotta Roma-Berlino. E allora, il vertice intergovernativo italo-tedesco di domani, vedrà il premier Meloni e parte della squadra di governo approdare al Bundeskanzleramt per approfondire il rapporto bilaterale con la Germania, portandolo a un nuovo e più strutturato livello.

Meloni vola a Berlino da Scholz per il vertice intergovernativo Italia-Germania

La Germania, si ragiona a Palazzo Chigi, in questi anni ha riservato questo formato a pochissimi partner. E ciò dimostra l’interesse tedesco a voler investire nel rapporto con l’Italia. Con la numerosa presenza di esponenti del governo che affiancheranno i due leader, dopo la visita del Presidente del Consiglio a Berlino lo scorso febbraio e quella del Cancelliere Scholz a Roma lo scorso giugno, Italia e Germania riaffermano la «volontà di cooperare in maniera diffusa e approfondita su tutti i temi decisivi per entrambe le Nazioni». E in cui, oltre a temi di cooperazione economica e alla sigla del Piano d’Azione sulla rotta Roma-Berlino, ci sarà spazio anche per altri temi caldi, come la nuova governance economica europea, la guerra in Ucraina e la crisi in Medio Oriente.

In agenda i temi caldi della politica internazionale

Italia e Germania lavorano a livello europeo per assicurare competitività ai rispettivi settori industriali caratterizzati da un crescente livello di complementarietà. Per questo, il presidente del Consiglio e il cancelliere tedesco Olaf Scholz firmeranno un patto di cooperazione destinato a rafforzare le relazioni politiche ed economiche tra i due Paesi su alcuni ambiti specifici: dalle infrastrutture energetiche all’industria della Difesa. Passando per la sicurezza e la lotta ai cambiamenti climatici. Sul tavolo della discussione anche l’allargamento e la riforma istituzionale dell’Unione europea. L’innovazione digitale; l’intelligenza artificiale e la ricerca spaziale.

Meloni-Scholz, un vertice nel segno di un crescente livello di complementarietà

Un’agenda fitta, quella del premier Meloni in trasferta istituzionale a Berlino, in cui spicca anche il G20 virtuale organizzato dall’India, che per la prima volta dopo l’inizio della guerra in Ucraina vedrà tra i partecipanti il presidente russo Vladimir Putin. Dunque, un momento che segna un passaggio epocale nei rapporti internazionali. La video-call inizierà alle 13 circa. Il vertice italo tedesco, invece, avrà inizio alle 15.30 con l’apertura del Business forum organizzato da Confindustria e dalla Bdi, la Lega federale dell’industria tedesca. Alle 16.30 è previsto l’incontro tra Meloni e il cancelliere Scholz, seguito da una conferenza stampa dei due leader. Alle 18.30 i lavori proseguiranno con la sessione plenaria conclusiva. Il Piano d’azione italo-tedesco (a cui le diplomazie di Roma e Berlino lavorano da molti mesi) arriva dopo il Trattato del Quirinale sottoscritto nel 2021 dall’allora premier Mario Draghi e dal presidente francese Emmanuel Macron, con l’obiettivo di rinsaldare la cooperazione bilaterale tra le due potenze europee.

Tra i temi sul tavolo, il nodo migrazione

Non solo. Tra i temi sul tavolo, oltre a quelli enucleati poco fa, anche il nodo migrazione. Per la Germania, primo Paese in Europa per richieste di protezione internazionale, il tema migratorio è cruciale. E Berlino, che nell’ultimo periodo si è inserito nel solco tracciato dalla Meloni con l’intesa siglata con il premier albanese Edi Rama, ha contribuito all’avanzamento del negoziato sul “Nuovo Patto”. E sostiene lo sviluppo della dimensione esterna, promosso dall’Italia. Nella riunione con i Presidenti dei Länder sulla migrazione lo scorso 6 novembre, infatti, il Governo federale si è impegnato a esaminare la possibilità di eventuali progetti volti a permettere l’analisi di domande di protezione internazionale direttamente in Paesi di transito, o in Paesi terzi. Nella sostanza promuovendo iniziative simili al Protocollo siglato tra Italia-Albania, sulle orme dell’intesa siglata da Meloni e Rama. E domani il premier a Berlino riscuoterà, tra gli altri, anche questo successo.

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