Italia-Albania: maggioranza compatta sull’accordo per i migranti, opposizione spaccata come sempre

21 Nov 2023 17:59 - di Monica Pucci

Approvata alla Camera la risoluzione di maggioranza sull’intesa Italia-Albania sui migranti con 189 sì e 126 no. Il protocollo d’intesa, “stabilisce che nei due centri non potranno trovarsi complessivamente più di 3mila migranti nello stesso momento. E che i migranti potranno arrivare nel porto albanese solo con navi delle autorità italiane, intervenute in operazioni di soccorso. “Quindi non si potranno trainare i barconi degli scafisti, né indirizzare verso l’Albania imbarcazioni gestite da organizzazioni non governative“, ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nelle comunicazioni del governo alla Camera. Tajani ha anche annunciato che il governo intende sottoporre “in tempi rapidi alle Camere un disegno di legge di ratifica che contenga anche le norme e gli stanziamenti necessari all’attuazione del protocollo”.

Italia-Albania, accordo blindato ma le opposizioni si spaccano

Le opposizioni in aula hanno presentato una risoluzione unitaria sulle comunicazioni del ministro Tajani sul protocollo Italia-Albania. Hanno sottoscritto il testo Pd, Italia Viva, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra, Più Europa. Movimento 5 Stelle non ha votato con gli altri, ma ha presentato invece una sua risoluzione. La Camera ha approvato all’unanimità, con 317 sì e nessun voto contrario, il dispositivo della risoluzione delle opposizioni (eccetto il M5s) sull’intesa Italia-Albania sui migranti. Il governo aveva dato parere positivo. L’aula ha invece bocciato le premesse della stessa risoluzione delle opposizioni, sulle quali il governo aveva dato parere negativo, con 130 sì e 187 no.

Il ministro Tajani: “Un protocollo che non viola il diritto dell’Unione”

Un protocollo che “non viola il diritto dell’Unione“, ribadisce il ministro citando la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson e replicando a “chi, nell’opposizione, ha paventato una violazione del diritto internazionale ed europeo, a chi ha descritto il progetto come una Guantanamo all’italiana e a chi ha parlato di deportazione o evocato il precedente dell’accordo tra Regno Unito e Ruanda”.

“Di fronte a questi foschi scenari basterebbe menzionare la semplice constatazione della Commissaria europea Johansson, importante esponente della socialdemocrazia svedese”, ha sottolineato il titolare della Farnesina, riprendendo le sue parole: “‘Il diritto Ue non è applicabile fuori dal territorio dell’Unione Europea, ma sappiamo che il diritto italiano segue il diritto Ue e che, secondo l’accordo, si applicherà in Albania il diritto italiano'”. Secondo quanto ha spiegato il ministro, i due centri per migranti che l’Albania concederà “gratuitamente” all’Italia “funzioneranno secondo la normativa italiana, europea e internazionale in materia”: un punto di arrivo al porto di Shengjin, nella costa settentrionale del Paese, e una base militare a Gjader, a circa 30 chilometri dal porto.

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