Inaugurata a Colle Oppio la mostra su Norma Cossetto. Rampelli: “Vinta una battaglia per la verità storica”
Inaugurata a Colle Oppio, in via Terme di Traiano, nella storica sede – appena riaperta- della destra italiana dall’Msi ad An a Fdi, la mostra su Norma Cossetto. Molti esuli dell’ex confine orientale italiano hanno presenziato alla rassegna dedicata alla giovane italiana seviziata e gettata nella Foiba di Villa Surani dai partigiani di Tito nel 1943. Alla mostra organizzata dal Comitato 10 febbraio, presieduto da Silvano Olmi che è ha inaugurato l’iniziativa, sono intervenuti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il ministro dello sport Andrea Abodi; il presidente della commissione Cultura Federico Mollicone, i deputati Massimo Milani, Marco Perissa, Fabio Roscani; la senatrice Lavinia Mennuni, il senatore Andrea de Priamo. E ancora: il senatore Roberto Menia, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Mostra su Norma Cossetto nella sede storica di Colle Oppio
E’ stato proprio Fabio Rampelli a soffermarsi su cosa rappresenti, politicamente oltre che sul piano personale, questo evento. “Sul piano politico sono molto soddisfatto perché non ci sono grandi esposizioni che raccontano la storia tragica degli italiani di origine istriana, giuliana e dalmata a cavallo tra il 1943 e il 1945. Quindi, finalmente, le scolaresche avranno un luogo a Roma per conoscere questa storia che è stata nascosta sotto il tappeto per decenni; fino all’istituzione da parte del Parlamento del Giorno del Ricordo”.
Rampelli: “Sono orgoglioso. Una storia riscoperta grazie alle battaglie della destra”
“Alla sinistra -prosegue Rampelli, che ringrazia il sindaco Gualtieri per la “sensibilità e l’intelligenza” con cui ha reso possibile l’evento- si deve una grande capacità di aver letto gli eventi del secondo dopoguerra con la lente giusta. Però, è una storia la cui riscoperta si deve interamente alle battaglie della destra, spiega Rampelli all’Adnkronos. “Questo ci rende molto orgogliosi, perché da quando eravamo ragazzi ci battevamo per disvelare la verità storica del confine orientale, l’orrore delle foibe e dell’esodo, che ha coinvolto oltre 300mila italiani. E la storia orribile di Norma Cossetto, studentessa universitaria 23 enne, sequestrata e stuprata dai partigiani titini e poi gettata tra il 4 e il 5 ottobre 1943 nella Foiba di Villa Surani”.
“Il negazionismo sulle foibe scalzato dalle nostre battaglie”
“Quando ancora non era stato istituito il Giorno del Ricordo, da consigliere regionale del Lazio, feci una grande battaglia, per cui fui ‘castigato’ dai media: portare la verità storica nei libri di testo scolastici, che dicevano che le foibe erano delle doline carsiche, senza dire ciò che era accaduto in quelle doline. Ebbene, questo negazionismo è stato scalzato dalle nostre battaglie”.
Rampelli: “Fratelli d’Italia nasce da Colle Oppio”
Dal punto di vista personale, la “location” della mostra “Una rosa per Norma” nella sede storica della destra a Colle Oppio, è parte integrante dell’evento. “Qui, nei locali che i primi esuli ricavarono scavando con le proprie mani tra i ruderi di Roma e ottenendone un luogo di aggregazione, si apre una mostra meravigliosa in una sede straordinariamente importante per la storia d’Italia”, aveva scritto Rampelli su Fb. E si tratta di una soddisfazione nella soddisfazione. “A Colle Oppio mi sono formato. Ma più che parlare di me, bisogna parlare della destra 4.0 che nasce da Colle Oppio. Fratelli d’Italia nasce da Colle Oppio. E tutte le scelte che sono state fatte, superati i dolorosi anni Settanta, da questa comunità ribelle e che dentro Alleanza nazionale era una minoranza, hanno portato ad un partito, prima piccolo, poi il primo d’Italia”.
“Ogni passo di questa comunità orientato a far vincere la destra”
“Una comunità che si è sempre data l’obiettivo di rendere giustizia ai ragazzi innocenti caduti negli anni Settanta – prosegue il vicepresidente della Camera- attraverso il conseguimento della vittoria. Ogni passo – prosegue- è stato orientato a far vincere la destra italiana e quindi a consentirle di prendere in mano l’Italia. E provare con i suoi valori a darle una prospettiva”. La sede di Colle Oppio, costretta a chiudere sotto la giunta Raggi, riapre con il sindaco Gualtieri, di cui Rampelli sottolinea la sensibilità.