È morto Henry Kissinger, gigante della diplomazia Usa. Meloni: un privilegio confrontarmi con lui

30 Nov 2023 7:49 - di Laura Ferrari
Henry Kissinger

È morto all’età di 100 anni l’ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger. Lo ha confermato un portavoce dell’agenzia di comunicazione che rappresenta la sua società di consulenza Kissinger Associates, spiegando che Kissinger si è spento nelle scorse ore nella sua casa nello Stato del Connecticut. Tra gli ultimi incontri pubblici, c’era stato l’incontro con il premier italiano Giorgia Meloni a luglio nella residenza a Washington dell’ambasciatrice italiana Mariangela Zappia.

La nota di Giorgia Meloni: un privilegio confrontarmi con lui

«Henry Kissinger è stato un punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia mondiale», ha detto la Meloni in una nota ufficiale. «È stato un privilegio aver avuto, di recente, la possibilità di confrontarmi con lui sui vari temi all’ordine del giorno dell’agenda internazionale. La sua scomparsa – conclude il premier – ci rattrista ed esprimo il mio cordoglio personale e del Governo italiano alla sua famiglia e ai suoi cari».

Kissinger, nato in Germania, era fuggito negli Usa nel ’38

Il diplomatico, vincitore del Premio Nobel per la Pace, è stato una figura chiave e controversa nella storia della politica estera statunitense. I suoi critici lo hanno sempre accusato di essere senza scrupoli e ossessionato dal potere. Nato Heinz Alfred Kissinger in Baviera nel 1923, aveva 15 anni quando i suoi genitori ebrei fuggirono con lui a New York. Dopo la scuola e il servizio militare, Kissinger studiò ad Harvard, dove in seguito insegnò. Nel 1969, l’allora presidente Richard Nixon lo nominò consigliere per la Sicurezza nazionale e poi segretario di Stato. Era considerato il politico più influente a Washington quando si trattava di politica estera.

Nel 1973 Kissinger fu insignito del Nobel per la pace

Una pietra miliare significativa nella sua carriera fu la preparazione del viaggio di Nixon in Cina nel 1972. Kissinger si recò a Pechino in missione segreta, aprendo la strada alla visita del presidente e alla normalizzazione delle relazioni. Uno dei suoi più grandi successi diplomatici fu proprio il riavvicinamento tra Washington e Pechino. Come segretario di Stato negoziò trattati di disarmo e accordi di pace e divenne una sorta di star dei media. Kissinger, tuttavia, ha lasciato le sue impronte anche su aspetti più discutibili della politica estera statunitense. Il suo ruolo nel bombardamento segreto della Cambogia e le accuse riguardanti il suo ruolo nel colpo di Stato militare del 1973 in Cile pesano molto sulla sua eredità. Gli osservatori si interrogano anche se Kissinger abbia davvero spinto per la fine della guerra del Vietnam o se l’abbia prolungata per aumentare le possibilità di rielezione di Nixon.

Il cordoglio dell’ex presidente Bush: una delle voci più affidabili d’America

L’America ha perso una delle voci più affidabili e significative in materia di affari esteri”, ha dichiarato l’ex presidente George W. Bush, riprendendo il tono che molti funzionari di alto livello, passati e presenti, hanno cercato di trasmettere. “Ho ammirato a lungo l’uomo che è fuggito dai nazisti da giovane, proveniente da una famiglia ebrea, e che poi li ha combattuti nell’esercito degli Stati Uniti”, ha dichiarato Bush in un comunicato. “Quando poi è diventato Segretario di Stato, la sua nomina come ex rifugiato ha detto tanto sulla sua grandezza quanto sulla grandezza dell’America”

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *