Domenica d’allerta nel centro di Ferrara: 12mila evacuati per il disinnesco di una bomba Usa (video)
Domenica d’emergenza per dodicimila abitanti di Ferrara: tutto a causa di una bomba Usa della seconda guerra mondiale, rinvenuta in pieno centro storico, nell’ex convento di San Benedetto. È iniziata alle 6 del mattino e si è chiusa infatti verso le 8.45 con la chiusura della zona rossa l’evacuazione degli oltre 12mila ferraresi durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno da 45 chilogrammi sganciato nel 1943 dalle forze angloamericane.
In azione gli artificieri della Folgore di Legnago
A effettuare il delicato disinnesco della bomba Usa, gli artificieri dell’ottavo reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago. La maggior parte dei residenti ha trovato una soluzione autonoma fuori dall’area rossa – un cerchio con un raggio di 685 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno – spostandosi o con la propria automobile o a piedi. La società di trasporto locale ha messo a disposizione dei bus navetta per per condurre i residenti negli spazi della Fiera di Ferrara, dove è stato allestito un centro di accoglienza. Alcuni anziani con problemi di salute sono stati invece accompagnati in ambulanza all’ospedale Sant’Anna di Cona, nella struttura appositamente allestita.
Che cos’è lo Swordfish: il macchinario per disinnescare l’ordigno
Per disinnescare l’ordigno i militari utilizzano il macchinario “Swordfish” con un ugello che produce un getto d’acqua mista a sabbia abrasiva ad altissima pressione (300 bar) che serve a effettuare un taglio circolare senza fare scintille e senza produrre elevate temperature che rischierebbero di innescare la bomba. L’ordigno ha un peso di 100 libbre ed è di fattura americana, un residuato dei bombardamenti degli alleati durante la Seconda guerra mondiale rimasto inesploso e incastrato in una zona inusuale, al primo piano dell’ex convento. È stato bloccato e messo in sicurezza dagli artificieri dell’ottavo reggimento guastatori paracadutisti “Folgore”.
La bomba Usa sganciata su Ferrara nelle incursioni tra il 1943 e il 1945
Come riporta un sito specializzato, sono state circa trecento le incursioni aeree su Ferrara dal 1943 al 1945: di queste, una trentina i bombardamenti a tappeto da parte degli angloamericani, che hanno provocato la morte di almeno 1070 vittime ufficiali. Tra i bombardamenti più drammatici su Ferrara, il primo, datato 29 dicembre del 1943 alle 12.30. Perdono la vita 312 persone. L’indomani il “Corriere Padano” titola “La cieca furia dei gangster”. L’altro drammatico bombardamento avviene il 28 gennaio del 1944 alle 11.40, colpendo soprattutto la Stazione Ferroviaria, il quartiere Arianuova e Porta Po. Il tragico bilancio è di 202 morti e 172 feriti.