Da “bambino eroe” e simbolo dello ius soli a rapinatore: la storia che imbarazza Fazio e la sinistra

14 Nov 2023 18:08 - di Davide Ventola
bambino eroe, Fazio

Povero Fabio Fazio, i paladini delle sue trasmissioni cadono tristemente come foglie d’autunno. Dopo la misera sorte toccata a Soumahoro, è la volta del bambino eroe di origine nordafricana, ospitato in trasmissione per aver salvato i suoi compagni di classe dalla furia omicida di Ousseynou Sy, l’autista senegalese di 49 anni che nel marzo del 2019 aveva dirottato uno scuolabus con a bordo due classi della scuola media Vailati di Crema.

Da bambino eroe a dirottatore: la notizia che Fazio preferisce ignorare

È di questi giorni che la notizia che l’ex bambino eroe per il quale Fazio aveva chiesto (e ottenuto) la cittadinanza italiana lampo e sul quale la sinistra aveva condotto la sua campagna per lo ius soli, è finito nei guai giudiziari.  Come riporta il Giorno, il giovanotto è accusato di una rapina commessa a 17 anni. Il ragazzo, oggi maggiorenne, è comparso davanti al giudice del tribunale di Brescia che lo aveva già obbligato, nell’ottobre 2022, a restare in comunità per un anno. Ordine disatteso dal giovane, che è stato trovato più volte in condizioni “anomale“. Il magistrato il 9 novembre lo ha redarguito bruscamente e lo ha condannato a un altro anno di messa in prova: dovrà andare ad aiutare la Caritas di Crema, presentarsi con puntualità al Sert, sottoporsi a colloqui con specialisti per intraprendere un percorso di ripresa.

Accusato di una rapina violenta ai danni di un 14enne

Per mesi, insieme ai suoi compagni di avventura, era stato invitato a trasmissioni tv, cerimonie ed eventi. Una volta ottenuta la cittadinanza italiana, lontano da telecamere e taccuini dei giornalisti, il giovane ha preso una strada diametralmente opposta. Una serie di imprese criminali, culminate in una rapina violenta. I fatto più grave si consuma il 9 aprile 2022: a Crema, nei giardini di Santa Maria, capeggia una gang che pesta a sangue un 14enne per rubargli un cappellino. Il tribunale dei Minori, appurato che la prima messa in prova non aveva dato esiti positivi, ha ordinato un anno di proroga, sperando che il giovane si ravveda.
Ai due protagonisti della vicenda venne concessa la cittadinanza italiana all’indomani della tragedia sfiorata. Il più giovane era talmente “innamorato” dell’Italia da trasferirsi, una volta ottenuta la cittadinanza italiana, con tutta la famiglia in Germania. L’altro ha invece più di un problemino con la giustizia italiana. Qualcuno lo dica a Fazio.

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