Utero in affitto, primo no di Strasburgo alla pratica che sfrutta le donne. FdI: noi apripista in Europa

6 Ott 2023 10:10 - di Alessandra Parisi

Primo via libero di Strasburgo al divieto di utero in affitto. Il Parlamento europeo ha approvato in commissione Giustizia un testo con nuove regole contro la tratta degli esseri umani. Che contengono anche lo stop alla maternità surrogata che diventa reato europeo.

Utero in affitto, il no del Parlamento Ue

Grande la soddisfazione della delegazione di Fratelli d’Italia. “Grazie a Fdi ed alle forze conservatrici, l’utero in affitto è stato inserito dalla commissione nell’elenco dei reati relativi alla tratta di esseri umani”, commenta Vincenzo Sofo. “Nonostante i tentativi dei liberali e delle sinistre. è stato messo un freno alla normalizzazione di un crimine aberrante”. Lo sfruttamento della maternità surrogata è un reato associabile alla tratta degli esseri umani. Nel testo non è infatti passata la versione con cui si chiedeva di rendere reato solo la “maternità surrogata forzata”. Una definizione chiesta dai liberali e bloccata dagli altri gruppi.

La rabbia di sinistra e 5Stelle

Come in Italia anche nell’Aula di Strasburgo non si è fatta attendere la reazione rabbiosa della sinistra  “Da Fratelli d’Italia arriva l’ennesima colossale bufala ai danni di genitori e bambini. Confondono la maternità surrogata a scopo di sfruttamento riproduttivo, indicata nel testo, con la gestazione per altri in forma altruistica”. Così l’eurodeputata grillina Laura Ferrara che intona lo stanco refrain sulla cosiddetta ‘maternità per altri’ (pratica altruistica per le schiere progresssite).

I socialisti: dalla destra arriva una bufala

L’esito del voto non va giù neppure ai socialisti. “Il testo votato oggi non ha come obiettivo normare la questione della maternità surrogata in Europa, ma solo combattere i casi di sfruttamento”, puntualizza lo spagnolo Lopez Aguila.  La co-relatrice del testo Malin Björk attacca Sofo accusandolo di cercare di intestarsi l’approvazione del testo. Che  – specifica – non vieta la maternità surrogata in generale, né retribuita né non retribuita. Ma la criminalizza nel contesto della tratta degli essere umani”.

Sofo: è una prima grande vittoria

Immediata la replica dell’eurodeputato di FdI. “È fin troppo evidente utilizzare il corpo di una donna per generare figli da consegnare poi a terze persone sia a tutti gli effetti una forma di sfruttamento. Con l’aggravante che l’essere umano procreato diviene poi oggetto di una tratta. Che tutto ciò avvenga attraverso un formale contratto commerciale o attraverso accordi di altra natura è irrilevante. Resta – taglia corto Sofo –  sempre una pratica aberrante e siamo dunque fieri che oggi sia stato messo un primo paletto”.

Morgante: è un grande risultato

“Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie all’impegno in questa direzione di Fratelli d’Italia. Che ha condotto una battaglia in commissione perché questo avvenisse. Una bellissima notizia, indice del fatto che finalmente c’è una sensibilità nuova su questo fronte. I bambini non sono una merce”. Così  Maddalena Morgante, responsabile nazionale del dipartimento Famiglia e valori non negoziabili di Fratelli d’Italia.

Il centrodestra: noi apripista in Europa

Anche l’azzurra Licia Ronzulli plaude al voto europeo. “Nella lotta alla maternità surrogata l’Italia sia diventata l’apripista d’Europa. Le leghiste Annalisa Tardino, Maria Veronica Rossi e Isabella Tovaglieri definiscono il voto in commissione Ue “un passo in avanti importante in Ue contro la pratica della maternità surrogata”.

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