Statali, Zangrillo: “In manovra risorse importanti. Coi nuovi contratti premieremo il merito”
I rinnovi contrattuali sono “un passaggio essenziale” di un percorso che punta “a far crescere il valore della Pubblica amministrazione“, puntando sul merito di chi ci lavora. All’indomani dell’approvazione della manovra, che ha stanziato per i contratti dei dipendenti pubblici 7,3 miliardi, il ministro Paolo Zangrillo esprime la sua “soddisfazione” e la sua “riconoscenza al governo” per quell’investimento “importante” che consentirà di dare risposte attese “da troppo tempo” e, soprattutto, di imprimere un’accelerazione a “una riorganizzazione essenziale al funzionamento della macchina statale”.
In manovra 7,3 miliardi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego
Intervistato dal Messaggero, Zangrillo ha sottolineato che “lo stanziamento che abbiamo approvato in legge di Bilancio prevede uno scenario significativamente diverso” rispetto agli anni passati durante i quali la questione dei rinnovi contrattuali si è trascinata costringendolo finora “a rincorrere i contratti della precedente tornata”. “Noi – ha ricordato il ministro – abbiamo stanziato 5 miliardi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con riferimento alla parte Stato. Più altri 3 miliardi sul fondo sanitario, specificando che di questa somma una parte significativa, 2,3 miliardi, saranno destinati ai rinnovi contrattuali di medici e infermieri”. “Questo significa – ha spiegato – che abbiamo per i contratti circa 7,3 miliardi a cui andranno sommate le risorse che dovranno essere stanziate dagli Enti territoriali per i rinnovi che ricadono sui loro bilanci”.
Ma non è “solo” una questione di soldi: l’obiettivo è l’efficienza
In termini di aumenti in busta paga, benché i conteggi siano “ancora in corso”, si può già parlare di “un valore che si avvicina al 6%” e che “probabilmente” sarà ancora più alto per il comparto della sanità. La questione però non riguarda “solo” i soldi in più che riceveranno i dipendenti pubblici, ma anche ciò per cui sono propedeutici: una maggiore efficienza della macchina pubblica. Zangrillo ha spiegato che è sua intenzione parlarne con i sindacati, che vedrà domani e ai quali potrà “dare innanzitutto i macro numeri decisi con la manovra sul rinnovo del contratto”.
Il confronto con i sindacati per “far crescere il valore della Pubblica amministrazione”
“Ma non sarà l’unico argomento”, ha chiarito il ministro, spiegando che “con il sindacato voglio parlare di quello che intendo fare, e mi auguro con il loro aiuto, per la modernizzazione della Pubblica amministrazione che non è fatta solo di rinnovi contrattuali, che considero un passaggio essenziale e credo di averlo dimostrato, ma anche di tutto il resto: di procedure concorsuali, di inserimento nella Pubblica amministrazione, di ringiovanimento, di formazione e di merito. Su quest’ultimo vorrei un approccio più efficace”. “Le risorse che abbiamo stanziato – ha sottolineato ancora – devono essere distribuite tenendo conto del fatto che se vogliamo far crescere il valore della Pubblica amministrazione dobbiamo anche essere capaci di premiare le persone meritevoli. Che sono tante nella nostra organizzazione”.
Zangrillo: “Dobbiamo essere capaci di premiare le persone meritevoli”
“Non sono interessato a un contratto solo tabellare perché lo stato di salute di un’organizzazione non dipende solo dalle retribuzioni. Siamo in un’epoca complessa, di profondi cambiamenti, e la Pubblica amministrazione deve essere capace di coglierli e di adattarsi”, ha quindi chiarito Zangrillo, rispondendo a una domanda di Andrea Bassi e Luca Cifoni, che firmano l’intervista e precisando di essere già al lavoro sull’atto di indirizzo, con “l’obiettivo” di “partire a gennaio”.