Scontri nel centro di Torino. Meloni: “Ma quali studenti. Sembrano centri sociali, che è un’altra cosa”
Assurda pretesa degli scalmanati dei centri sociali di Torino, tra i quali spicca Askatasuna, secondo cui la presidente del Consiglio non può recarsi a Torino. Il loro corteo non autorizzato è stato infatti fermato dalla polizia e negli scontri che ne sono seguiti alcuni contestatori sono rimasti feriti, ma anche quattro agenti. Gridavano: “Sbirro, fascista, sei il primo della lista”. La polizia ha identificato 60 manifestanti, tra i quali molti appartengono ad Askatasuna.
Identificati 60 manifestanti, molti sono di Askatasuna
I reati ipotizzati sono resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata. Non ha sbagliato dunque Giorgia Meloni a sottolineare che a contestare non erano stati gli studenti. “Se le contestazioni sono dei centri sociali lo considero perfettamente normale. Anzi, mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se contestano e insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive”. A chi le faceva notare che sembravano studenti, il premier ha replicato: “Sembrano centri sociali, che è un’altra cosa”.
Avs contro la polizia difende gli agitatori
Alleanza Verdi e Sinistra ovviamente attacca la polizia, col vicecapogruppo alla Camera Marco Grimaldi. “Ancora cariche e manganelli sui manifestanti in piazza Castello che contestavano legittimamente la presenza della Presidente Meloni e le politiche del Governo. L’incolumità di Meloni non era a rischio, è intollerabile che ogni dissenso sia gestito con la forza da un esecutivo che capisce solo la logica della punizione, della repressione e dell’inasprimento delle pene”.
Foti: la solita guerriglia di sedicenti studenti
“Da Torino – dichiara Tommaso Foti – ancora una volta arrivano le solite immagini di violenza per opera dei collettivi universitari in protesta contro la presenza di Giorgia Meloni. Non è accettabile assistere alla solita guerriglia condotta da sedicenti studenti con l’hobby della manifestazione di piazza, che nulla hanno a che fare con le reali istanze di chi davvero vive la realtà accademica. Dietro questi pseudo-universitari si nascondono movimenti pronti a coalizzarsi assieme ai collettivi e ad altre sigle di sinistra indagate per terrorismo. Il governo Meloni non arretrerà di un millimetro di fronte a queste azioni pericolose volute dagli epigoni della violenza politica e fiancheggiatori dell’eversione”.
Zangrillo: vergognosi disordini, solidarietà alla Meloni
“Vergognoso! – commenta il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo (FI) – pseudo studenti contro Giorgia Meloni a Torino si trasformano in professionisti del disordine capaci solo di ricorrere alla violenza per nascondere la loro totale assenza di idee e di valori”. “Tutti hanno diritto di manifestare – prosegue – ma azioni di tale irruenza non hanno mai giustificazione! Inaccettabili gli scontri di cui si sono resi responsabili che hanno creato panico nel centro della città”.