Roma, blitz anti-droga al Quarticciolo: sgominata un’associazione a delinquere, 6 arresti

12 Ott 2023 9:25 - di Alessandra Parisi

A Roma sgominata un’associazione a delinquere ‘dedita’ allo spaccio di droga. Al vertice uomo ritenuto vicino a ‘ndrangheta. Nel quartiere Quarticciolo della Capitale, i carabinieri della compagnia di Roma Casilina su delega della Direzione distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma hanno eseguito degli arresti su richiesta del Tribunale di Roma.

Antidroga, blitz al Quarticciolo: 6 arresti

Agli arresti sei italiani, quattro uomini e due donne, di cui tre destinatari di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Vendita al dettaglio di cocaina, crack e hashish

Secondo quanto emerso dall’indagine, anche con l’ausilio di attività tecniche, un’associazione criminale strutturata, composta da italiani, gestiva la vendita al dettaglio di cocaina, crack e hashish nel quartiere periferico romano, dove si trova una delle piazze di spaccio principali della Capitale.

In manette un uomo legato all’ndrangheta

Al vertice del gruppo un uomo di origini calabresi, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, già condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso. Attualmente detenuto nel carcere di Parma, e ritenuto appartenente, con ruoli di rilievo, a una cosca ‘ndranghetista di Lamezia Terme.

Nel corso dell’indagine, i carabinieri della compagnia di Roma Casilina, coordinati dalla Dda capitolina, hanno stimato un giro d’affari che si aggira intorno ai 500.000 euro su base annua. Inoltre, per garantirsi la lealtà degli appartenenti, i proventi dell’illecita attività venivano utilizzati dall’organizzazione anche per garantire il sostentamento delle famiglie degli indagati quando questi ultimi erano detenuti e per il pagamento delle spese legali, creando di fatto un “ammortizzatore sociale”.

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