Prescritti i reati dei carabinieri per la morte di Stefano Cucchi. L’ira della sorella: “Provo pena per loro”

31 Ott 2023 20:33 - di Marta Lima

La Corte di Cassazione con la sentenza pronunciata questa sera ha dichiarato prescritto il reato di falso contestato al maresciallo Roberto Mandolini e al carabiniere Francesco Tedesco nell’ambito del caso di Stefano Cucchi. I giudici della prima sezione penale hanno annullato senza rinvio perchè il reato è estinto per prescrizione la sentenza di Appello bis che aveva condannato a tre anni e sei mesi Mandolini, all’epoca dei fatti comandante della stazione Appia, e a due anni e quattro mesi Tedesco, il militare che con le sue dichiarazioni ha fatto riaprire le indagini sulla morte di Cucchi. Il sostituto procuratore generale della Cassazione Antonietta Picardi aveva chiesto invece di dichiarare l’inammissibilità dei ricorsi.

La rabbia della sorella di Stefano Cucchi

“Roberto Mandolini è colpevole ma è stato salvato dalla prescrizione. Provo tanta pena per lui”, dice  all’Adnkronos Ilaria Cucchi. “E’ una sentenza pilatesca, come al solito la Cassazione non ha avuto coraggio, avrebbe dovuto annullare senza rinvio la sentenza per insussistenza del fatto. Così invece è un colpo al cerchio e uno alla botte, la Cassazione non sorprende mai”, è invece il parere, espresso all’Adnkronos, dall’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore del carabiniere Roberto Mandolini.

“Sconfitta la giustizia e la verità”, dice il legale dell’agente di polizia penitenziaria

“È una sconfitta per la giustizia e la verità. Anni di processi e depistaggi per una vittoria effimera. La Corte ha difatti confermato che i gravi illeciti penali sono avvenuti e hanno comportato un danno economico agli agenti di Polizia Penitenziaria”, commenta invece, sempre all’Adnkronos, l’avvocato Diego Perugini, legale di parte civile di Nicola Minichini, uno dei tre agenti della Polizia Penitenziaria finiti sul banco degli imputati nel primo processo Cucchi e poi assolti in via definitiva per non aver commesso il fatto, dopo la sentenza della Cassazione che questa sera ha dichiarato prescritto il reato di falso contestato al maresciallo Roberto Mandolini e al carabiniere Francesco Tedesco. “Proprio grazie ai depistaggi però la Giustizia non è arrivata in tempo, e gli autori se la sono cavata a buon mercato. Ma questa è una ferita che non si rimargina con una prescrizione”, sottolinea l’avvocato Perugini.

 

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