Playboy licenzia la diva a luci rosse Mia Khalifa: “Elogi disgustosi ai terroristi di Hamas” (video)

10 Ott 2023 13:27 - di Penelope Corrado
Mia Khalifa

Playboy ha annunciato la cessazione immediata del contratto con l’ex star per adulti Mia Khalifa, dopo i post sui social media e  i video pubblicati dall’ex diva a luci rosse a sostegno dell’attacco di Hamas a Israele.

“Negli ultimi giorni”, si legge in un comunicato della rivista per adulti, “Mia ha fatto commenti disgustosi e riprovevoli celebrando gli attacchi di Hamas contro Israele e l’assassinio di uomini, donne e bambini innocenti. Ci aspettiamo che Mia capisca che le sue parole e le sue azioni hanno delle conseguenze”, conclude la dichiarazione.

Mia Khalifa ai follower: “I combattenti di Hamas sono un capolavoro”

Mia Khalifa ha sostenuto con raccapricciante enfasi il gruppo militante palestinese Hamas dopo il suo attacco mortale contro Israele. La trentenne americana di origine libanese ha ripetutamente sostenuto gli attentati e i rapimenti del gruppo davanti ai suoi cinque milioni di follower su X, esortando gli aggressori a filmare in orizzontale per poter osservare meglio la carneficina. “Qualcuno può dire ai combattenti per la libertà in Palestina di girare i telefoni e filmare in orizzontale?”, ha twittato Khalifa.

 

L’ex attrice per adulti ha anche condiviso un’immagine dei terroristi che viaggiano nel retro di un camioncino, definendola un “dipinto rinascimentale”. “Voglio solo assicurarmi che ci siano filmati in 4K della mia gente che abbatte i muri della prigione a cielo aperto in cui sono stati costretti a lasciare le loro case e dentro, così avremo buone opzioni per i libri di storia che scrivono su come si sono liberati da apartheid”, ha scritto in risposta alle critiche.

Playboy licenzia la modella islamica che difende Hamas

In un’e-mail inviata ai suoi membri iscritti alla newsletter, Playboy ha annunciato di aver cessato il suo contratto con Mia Khalifa e di aver anche cancellato il suo canale sulla loro piattaforma di creazione.

La rivista ha anche affermato nella sua mail che, sebbene l’organizzazione incoraggi la libera espressione e il dibattito politico costruttivo, ha una politica di tolleranza zero nei confronti dell’incitamento all’odio.

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