Napoli, show di De Luca contro il Pd targato Schlein: «Ciucci, parassiti e anime morte»
Il campionario degli insulti è a dir poco variegato, come è tipico, del resto, della collezione autunno-inverno. Ma è anche vero che alla Festa dell’Unità di Napoli Vincenzo De Luca li ha messa in fila uno dietro l’altro («pinguini», «anime morte», «ciucci», «parassiti», «maleducati») solo perché si sente governatore per tutte le stagioni. E al suo partito che gli nega il terzo mandato in Regione replica, appunto, nei termini che abbiamo appena riferito. Oltre che rivendicando in terza persona la propria “irregolarità” politica: «Il problema non è il terzo o quarto mandato, il problema è De Luca che non ha padroni né correnti». Vero o falso che sia, è certo che ‘o Sceriffo punta a fare della Campania una sorta di zona franca. Ne fa fede la variopinta maggioranza che lo sostiene a palazzo Santa Lucia, in cui il Pd è solo uno – e neanche il più importante – dei puntelli.
De Luca infuriato contro i dem che gli negano il 3° mandato
Più del suo vecchio partito De Luca fa contare i tanti “civici“, spesso espressione del più vieto trasformismo, che meglio dei dem riescono a catturare e a tenere avvinti al governatore sindaci e amministratori. È proprio a loro, del resto, che De Luca pensa quando a Elly Schlein ricorda che lui è «stato eletto con il 70 per cento dei voti, il triplo dei che lei ha preso alle primarie». Ragione per cui, «il destino della Campania si decide qui e non fanno certo i parassiti che sono a Roma». Tra i quali certamente non va ricompreso il figlio Piero, segretario del gruppo alla Camera, di recente demansionato dalla Schlein che ha consumato su di lui una poco onorevole vendetta trasversale. Non più tardi di ieri, proprio Piero ha bollato come «atteggiamento tafazziano» le riserve espresse sul terzo mandato dai deputati Marco Sarracino e Arturo Scotto.
Il suo rivale è il grillino Fico
Ben altra la reazione di De Luca senior: «C’è gente che è inconsistente, autentici imbecilli, che litiga con me solo per avere qualche titolo sui giornali». Parole roventi, che sembrano preludere a un ruolo di De Luca nella fronda anti-Schlein che va prendendo forma nel Pd. Basterà a fargli ottenere il terzo mandato? Difficile. Anche perché la sua pretesa incrocia l’irriducibile “no” del M5S che punta per quel posto su Roberto Fico, in nome del “modello Napoli” (alleanza 5Stelle-Pd) che un paio di anni fa ha portato all’elezione del sindaco Manfredi. E che proprio lì si voglia andare a parare è indizio che si ricava anche dalle intese che stanno maturando in questi mesi nei Comuni al voto nel prossimo anno. Un’intesa che De Luca tenterà di sabotare con tutta la forza di cui dispone.