Lucca Comics, anche Fumettibrutti contro Israele: “Non ci sarò, non ci dormirei la notte”

30 Ott 2023 20:31 - di Federica Argento

Dopo Zerocalcare e Amnesty anche Josephine Yole Signorelli, nota come Fumettibrutti, non parteciperà al Lucca Comics and Game per via del patrocinio dell’ambasciata israeliana in Italia. Lo ha reso noto la stessa fumettista e attivista trans: «Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca. E il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Israele», scrive su Instagram. Nel suo post sui social, Fumettibrutti sottolinea come «dopo averlo scoperto», si è presa del tempo prima di prendere una decisione.

Il patrocinio di Israele a Lucca Comics indigesto anche a Fumnettibrutti

«Credo che se nella vita si fanno dei compromessi (io stessa ne ho fatti tanti): su questo non riuscirei a dormirci la notte. Perdonatemi in anticipo se non potrò leggere tutti i messaggi; ma devo tutelarmi dal leggere possibili commenti che dicono che in quanto transgender e persona queer Lgbtqia+ non dovrei parlare di Gaza o della causa palestinese», scrive. Ce ne faremo una ragione. Fumettibrutti, nota arista transgender, doveva essere ospite del Lucca Comics. Ma è allergica anche lei  al patrocinio di Israele. Poi il riferimento a Michela Murgia, la scrittrice  morta lo scorso 10 agosto, a Roma all’età di 51 anni: «Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia; che è “intersezionalità”. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita», conclude la fumettista.

Lucca Comics, gli artisti di sinistra disertano

Non si fermano, anzi aumentano al Lucca Comis. Dopo Zerocalcare anche Amnesty International aha deciso di disertare la kermesse per lo stesso motivo. “Il patrocinio dell’ambasciata israeliana ci spinge a rinunciare alla nostra presenza. Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l’immagine del festival. Ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”, recita il post dell’organizzazione umanitaria che non fa il minimo riferimento al brutale attacco di Hamas del 7 ottobre. La sinistra con Fratoianni giustifica in pieno  Zerocalcare, che ha dato il via ana serie di defezioni in chiave anti-Israele. Parole gravissime:

Fratoianni dalla parte di Zerocalcare, FdI: “Incita all’odio”

“Zerocalcare ha espresso un’opinione e come al solito lo ha fatto in modo molto equilibrato; assumendosi pienamente la responsabilità di quello che dice e di quello che pensa. E per questo merita rispetto. Siamo nel mezzo di una terribile guerra e in un momento dolorosissimo e molto complicato. E quindi la scelta di questo patrocinio, probabilmente, si poteva evitare”. Immediata la replica di Fratelli d’Italia. “Le parole di Fratoianni sono incitamento all’odio. Mentre vanno in onda le immagini delle piazze in cui si strappano le bandiere dello stato d’Israele, mentre in alcune manifestazioni c’è chi grida a favore di Hamas e frasi contro gli ebrei, il deputato sostiene che ‘sia stato un errore aver accettato quel patrocinio da parte degli organizzatori’. Quindi, tirando le somme, sta dicendo agli italiani che sia giusto non partecipare all’evento laddove ci sia un patrocinio dell’ambasciata d’Israele”, dice la senatrice meloniana Ester Mieli

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