La Russa arbitro a tutto campo tra la guerra Iv-Azione e gli emendamenti al Bilancio: garantirò tutti
Tra l’infuocato avvio del ddl di Bilancio e le complesse mediazioni tra calendiani e renziani, è stata una giornata intensa per il presidente del Senato Ignazio La Russa. Con l’assegnazione alla commissione Finanze del ddl trasmesso lunedì dal governo, La Russa ha dato il via alla sessione di Bilancio. Il presidente del Senato ha anche accolto la proposta di stralcio di alcune norme della Manovra avanzata dalla Commissione stessa. Il taglio riguarda tre norme di carattere ordinamentale e prive di effetti finanziari.
Il presidente del Senato garantisce la “puntuale osservanza di tutte le norme regolamentari”
Non sono mancati momenti di fibrillazione in aula. Sono qui per «garantire tutti nelle loro facoltà concesse dal regolamento, qualsiasi annuncio politico non può limitare la decisione di ciascun senatore», ha detto La Russa al termine degli interventi di fine seduta di Andrea Giorgis (Pd) e di Enrico Borghi (Iv-Azione), che hanno sottolineato la compressione delle prerogative del parlamento, dopo che la maggioranza ha fatto sapere che non verranno depositati emendamenti sulla manovra.
«Nessuno, che io sappia – ha detto il presidente del Senato – ha mai ipotizzato di limitare il diritto dell’opposizione ha utilizzare tutte le norme. La maggioranza si regolerà come vorrà e io sicuramente sarò rispettoso anche nei confronti della maggioranza ove ritenesse di utilizzare tutte le armi che il regolamento consente per modificare la legge di bilancio». «Da parte della presidenza del Senato -ha sottolineato la seconda carica dello Stato- vi sarà la puntuale osservanza di tutte le norme regolamentari. Neanche è ipotizzabile che vi sia un divieto di presentare emendamenti».
La Russa media pure sulla scissione tra calendiani e renziani
Rinviata invece a martedì prossimo in Giunta per il regolamento al Senato la questione del gruppo Azione-Italia Viva, recentemente rinominato unilateralmente Italia Viva-Il Centro-Renew Europe. La seduta di oggi si è chiusa aggiornandosi alla prossima settimana «anche su mia proposta – ha spiegato La Russa – perché l’orientamento che emergeva era quello di cercare ancora di insistere per favorire un’intesa” tra le due parti. La Giunta darà esclusivamente un parere consultivo sulla questione, che non ha precedenti», e dunque spiega La Russa «alla fine toccherà a me decidere se lavarsene le mani, chiedendo alle parti di rivolgersi ai luoghi competenti per dirimere una questione interna di gruppo, oppure dire se spetta al presidente del Senato risolverla se non ci fosse un accordo».
Quali sono, a questo punto, gli organi competenti? «Sicuramente posso dire quali sono quelli non competenti: la giustizia ordinaria e quella amministrativa, che si sono già chiamati fuori in casi precedenti». «La mia difficoltà – conclude la Russa – è che qualunque cosa io dovessi decidere creerebbe un precedente, ecco il motivo del mio tentativo condiviso all’unanimità di lasciare ancora qualche giorno di approfondimento per favorire una soluzione amichevole».