La moglie di Soumahoro cade dalle nuvole: “Non so cos’è successo”. Il giallo dell’incontro con Sala
Inizieranno venerdì prossimo gli interrogatori di garanzia davanti al gip di Latina per i familiari di Aboubakar Soumahoro, raggiunti da misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta su alcune cooperative che si occupavano della gestione dei migranti. Davanti al giudice compariranno la moglie del parlamentare, Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo. Nell’ambito dell’indagine condotta dalla Gdf, un figlio della suocera di Soumahoro è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora. Le accuse per gli appartenenti al consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata Karibu sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e autoriciclaggio.
Liliana Murekatete sbalordita, la moglie di Soumahoro “non riesce a capire…”
“Non riesco a capire come sia potuto succedere tutto questo…”. Liliane Murekatete, moglie del deputato ed ex sindacalista Aboubakar Soumahoro, da ieri è agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, misura disposta dal gip di Latina nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione di cooperative che si occupavano dell’accoglienza dei migranti e di minori non accompagnati. Stessa sorte è toccata alla madre di Liliane, Marie Therese Mukamatsindo, suocera di Soumahoro, il quale ieri è tornato a ribadire la sua “totale estraneità” alla vicenda chiedendo “nuovamente di rispettare la privacy di mio figlio”.
E mentre la stampa continua a snocciolare l’elenco delle spese per beni di lusso, che secondo il Gip di Latina sarebbero state effettuate con i fondi destinati all’accoglienza dei profughi, la donna di origini ruandesi – che oggi ha incontrato il suo avvocato Lorenzo Borrè – non nasconde la propria amarezza a chi ha avuto modo di interloquire con lei. “Liliane è molto provata, non si capacita”, racconta Borrè all’Adnkronos, annunciando l’intenzione di impugnare una misura cautelare che per la difesa appare spropositata a un anno di distanza dall’apertura dell’indagine: “Ancora non mi hanno notificato l’avviso di deposito dell’ordinanza che ha disposto le misure cautelari. Ho comunque avuto modo di leggere l’ordinanza dopo aver incontrato stamattina la signora Murekatete e – afferma il legale – presenteremo certamente istanza di riesame al Tribunale di Roma”.
Nell’inchiesta spuntano i nomi di Sala e Maiorino
Dalle carte dell’inchiesta emerge anche una mail del 21 novembre 201 dal titolo: “Trasferta Milano presidenza dott.ssa Liliana Murekatete”. Secondo quanto scrive oggi Milano Today sembra che lady Soumahoro – come si legge nell’ordinanza – cercasse di trovare “nuovi sbocchi lavorativi per la cooperativa” sondando anche gli ambienti politici milanesi. Quella mail del 21 novembre 2019, infatti, sarebbe prova di una sua trasferta a Milano per incontrare “vari mondi” di Milano. Tra gli “obiettivi” ci sarebbero stati – sempre stando alle carte – il sindaco Beppe Sala e l’eurodeputato Piefrancesco Majorino, fino a pochi mesi prima assessore alle politiche sociali. I due politici milanesi non sono indagati e dall’ordinanza non è chiaro se l’incontro si sia effettivamente tenuto o meno. Il primo cittadino, interpellato da MilanoToday, ha chiarito di non aver mai avuto rapporti di nessun tipo con la Murekatete.