Il piano di evacuazione per i Campi Flegrei in un decreto all’esame del cdm: aree e strutture di accoglienza per la popolazione
Aree e strutture ad hoc pronte ad accogliere la popolazione in caso fosse costretta ad abbandonare le abitazioni nella zona dei Campi Flegrei, alle prese con l’emergenza bradisismo. E’ quanto prevede, all’articolo 6, la bozza del decreto legge -visionata dall’Adnkronos- che il consiglio dei ministri sta per approvare a Palazzo Chigi. Per il ”piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate” nella zona dei Campi Flegrei ”il Dipartimento della protezione civile si avvale di una struttura di supporto posta alle dirette dipendenze del capo del Dipartimento”, Fabrizio Curcio, costituita, ”entro trenta giorni” dalla data di entrata in vigore del decreto.
Allestimento di aree di accoglienza
Il piano prevede inoltre “reclutamento di unità di personale a tempo determinato, da impiegare per un periodo di dodici mesi dalla data dell’effettiva presa di servizio per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile”, si legge nella bozza, “acquisizione dei materiali, dei mezzi e delle risorse strumentali necessari per garantire un’efficace gestione delle attività di protezione civile”, nonché “allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza alla popolazione”.
Le infrastrutture di trasporto
L’articolo 5 prevede la “verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali nelle aree interessate all’emergenza bradisismo, nei Campi Flegrei”. “La Regione Campania, – si legge nella bozza – coordina le attività volte alla verifica e all’individuazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, in raccordo con i comuni interessati, allo scopo di consentire ai soggetti o enti competenti di individuare le misure da attuare per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, compresa la corrispondente stima dei costi, nonché allo scopo di supportare l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il bradisismo”. Agli oneri derivanti dallo svolgimento delle attività di ricognizione, viene precisato nel dl, “si provvede entro il limite massimo di 200.000 euro”.
Il piano di comunicazione
Un piano di comunicazione ad hoc per la popolazione dei Campi Flegrei alle prese con l’emergenza bradisismo è previsto dall’articolo 3 della bozza del decreto legge. “La Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile – si legge nel testo – avvalendosi anche dei centri di competenza”, “coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, approvando, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata ovvero l’avvio di nuove iniziative”.
Il piano di comunicazione “può prevedere la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell’area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile”. A tale finalità, il decreto destina un limite massimo di spesa di 1 milione di euro.