È caduto un meteorite in Sardegna: attivata una linea per le segnalazioni. Gli esperti: non toccate niente
Un meteorite è caduto in Sardegna l’8 ottobre, ma la segnalazione è arrivata solo in queste ore, con alcune raccomandazione degli esperti alla cittadinanza. Il meteorite ha impattato sul suolo terrestre in una località boschiva, alla periferia di Armungia, a 65 chilometri da Cagliari. Il primo a diffondere la notizia è stato Albino Carbognani, astronomo e ricercatore della rete Prisma dell’Istituto nazionale di astrofisica. “Fra i fireball progenitori di meteoriti triangolati dalla rete Prisma, ne mancava uno insulare. Con l’evento dell’8 ottobre 2023 delle 21:53:30 UT (23:53:30 ora locale), questa lacuna è stata colmata e l’isola fortunata è stata la Sardegna”.
“Per identificare lo strewn field – spiega l’esperto – ossia la zona dove andare alla ricerca della meteorite, bisogna tenere conto della direzione dei venti e della loro velocità al variare della quota rispetto alla superficie terrestre. Per ottenere il profilo atmosferico ci siamo affidati, come sempre, a Raffaele Salerno del centro Meteo Expert. Il risultato dei calcoli fatti dal team di Prisma ci dice che lo strewn field è di forma allungata e si trova a circa 1,1 chilometri a nord-ovest del centro di Armungia. La zona è impervia e ricca di boschi”.
Caccia al meteorite precipitato in Sardegna: ecco le raccomandazioni degli esperti
Secondo le stime degli studiosi dell’Inaf, l’Istituto nazionale di Astrofisica le dimensioni del meteorite sono molto piccole, un diametro di circa 4-5 cm: “Un oggetto piccolo che però vale la pena cercare”, spiegano dalla Prima rete italiana per la sorveglianza sistematica di meteore e atmosfera. “Tutto è iniziato con la ripresa del fireball, denominato IT20231008T215330, in oggetto da parte di due camere Prisma sarde, quella del Sardinia Radio Telescope e del Gennargentu. La traccia è molto breve perché la traiettoria era molto inclinata rispetto alla superficie terrestre – spiegano gli esperti – In un fireball quello che conta per ricostruire la dinamica è soprattutto la velocità: all’inizio della traiettoria luminosa il meteoroide si muoveva a 16,5 km/s, tipica di un corpo di origine asteroidale, mentre alla fine la velocità era scesa a 4,2 km/s”.
“Se vi capita di passare nei boschi intorno ad Armungia, date un’occhiata al suolo alla ricerca di sassi di colore molto scuro, opachi e di qualche centimetro di diametro: potrebbe essere la meteorite – si legge nell’appello pubblicato dalla rete Prisma – In questo caso non toccate niente, fate una foto con lo smartphone, prendete nota delle coordinate Gps e inviate il tutto via email al Project Office di Prisma (prisma_po@inaf.it), i nostri esperti vi risponderanno il prima possibile per dirvi se si tratta di una meteorite e come raccoglierla nel modo più corretto.