Al via le prove di evacuazione ai Campi Flegrei. Gli psicologi: “Utili anche dal punto di vista emotivo”
Sono iniziate oggi, nella zona dei Campi Flegrei, le prove di evacuazione degli ospedali, per verificare che le strutture siano in grado di far fronte a una eventuale emergenza in caso di terremoti dovuti al fenomeno del bradisismo. “È importante che tutte le strutture pubbliche siano preparate ad affrontare ogni tipo di emergenza. In particolare, gli ospedali sono i luoghi dove è richiesta una preparazione specifica di tutto il personale, a causa della presenza di soggetti fragili”, ha commentato il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, esprimendo “grande soddisfazione” per il fatto che nel decreto predisposto dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, e approvato ieri dal governo, “le nostre proposte sono state accolte tutte”.
Al via le prove di evacuazione ai Campi Flegrei
“Questo è il primo passo per mettere in sicurezza il territorio“, ha aggiunto il primo cittadino parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos. “Con 52 milioni di euro riusciremo a realizzare una buona parte delle azioni che servono per mitigare il rischio sismico e aumentare la resilienza del nostro territorio. Il giudizio generale sul decreto – ha aggiunto – è assolutamente positivo. Mi auguro che i tempi per la concretizzazione delle misure siano brevissimi, non possiamo consentirci altre perdite di tempo”.
Gli psicologi: “Utili anche sul piano emotivo: aiutano a gestire l’ansia”
Sulle prove di evacuazione si sono espressi favorevolmente anche gli psicologi: “Non solo servono sul piano pratico, ma anche sul piano psicologico ed emotivo, perché accompagnano i cittadini a prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo, riducendo così i sintomi di ansia e panico che si verificano quando non siamo in grado di gestire ciò che la realtà ci pone di fronte”, ha spiegato Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania. “Il pericolo c’è e negarlo non aiuta. Fare queste prove, al di là del fatto che è previsto dai protocolli di Protezione civile – ha quindi spiegato lo psicologo – aiuta i cittadini a prendere contatto con la realtà. Li accompagna verso un eventuale fenomeno critico, che speriamo non si verifichi mai. Li fa sentire più preparati. Insomma, se l’esercitazione è fatta bene e se vengono curati anche gli aspetti emotivi, questo potrebbe ridurre l’inevitabile panico di una reale evacuazione”.