Al Qaeda incita i musulmani a mobilitarsi: “Guerra santa globale contro israeliani e americani”
L’onda del terrore si allarga. Un appello alla Jihad è stato diffuso da Al Qaeda sui suoi canali Telegram affinché i musulmani si mobilitino in tutto il mondo per colpire obiettivi israeliani e americani. Lo riportano i servizi di intelligence Usa nei report inviati agli alleati. Nei messaggi si inviterebbero i musulmani a colpire i cittadini di religione ebraica nonché le basi militari, le ambasciate e gli aeroporti Usa nei Paesi musulmani: dagli Emirati Arabi al Marocco, Arabia Saudita, Bahrein. Possibili obiettivi Stati che appoggiano Israele.
Al Qaeda lancia la “Guerra santa globale”
Nell’appello, sempre secondo quanto avrebbe riferito l’intelligence Usa, si invitano i musulmani in Egitto, Siria, Libano e Giordania a sostenere i palestinesi con uomini, armi, denaro e rifornimenti e ad unirsi ai militanti che stanno combattendo a Gaza. Ricordiamo che due giorni fa, gli al Shabaab, braccio somalo dei qaedisti, si erano “congratulati” con Hamas per gli attacchi: in una nota i terroristi avevano salutato “tutti i coraggiosi eroi, i valorosi commando e tutti coloro che sono di stanza in Terra Santa” con un “Dio vi ricompensi con il bene a nome della Ummah e che Allah vi ricompensi per il vostro jihad e le vostre nobili azioni”.
Al Qaeda incita i musulmani contro gli Stati che appoggiano Israele
Al Qaeda è tornata a far parlare di sè in questi ultimi giorni, quando i militari israeliani hanno dichiarato di aver ritrovato sul corpo dei terroristi uccisi alcuni manuali di Al Qaeda. A ciò si aggiuinge l’appoggio di un’altra “firma” del terrore islamista: “La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto”. Ad affermarlo in un audio Abu Hamza, il portavoce delle Quds Brigades, l’organizzazione armata islamica. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania – riporta il Giornale – Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, ad impegnarsi negli scontri contro l’occupazione israeliana. “Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti”.