A Milano un’anziana di 89 anni stuprata per un’ora nell’androne di casa: fermato un egiziano
Aveva deciso di andare in farmacia, di notte, e l’anziana, 89 anni, che ha deficit cognitivi, durante il tragitto aveva incontrato un uomo che le era parso gentile e rassicurante. Riaccompagnandola, nell’androne di casa, l’ha invece schiaffeggiata ed ha abusato di lei per circa un’ora.
Anziana picchiata, rapinata e stuprata per un’ora: lo scempio in un video
È accaduto a Sesto San Giovanni, nel Milanese, come racconta oggi ‘Il Corriere della sera’, la notte tra il 26 e il 27 settembre e ora i carabinieri hanno preso il presunto violentatore: è uno sbandato di 42 anni, egiziano. Dopo aver usato violenza sull’89enne le aveva rubato i soldi che aveva nella borsetta. Era stato il custode dello stabile, il giorno dopo, ad accorgersi che vi erano macchie di sangue nell’androne e a chiamare i carabinieri. La donna è stata trovata in stato confusionale con alcune ecchimosi. I militari hanno acquisito le telecamere dello stabile che avevano ripreso la scena e le indagini della clinica Mangiagalli hanno confermato gli abusi. Il 6 ottobre i carabinieri hanno rintracciato nella zona della stazione di Sesto lo stupratore; l’hanno bloccato e la vittima l’ha riconosciuto.
La scena, interamente ripresa dalle telecamere installate nell’androne del palazzo, spaventa per l’inaudita ferocia dell’aggressione. L’uomo infatti si accanisce sull’anziana 89enne per un’ora: la stupra e la picchia ripetutamente.
L’egiziano senza fissa dimora identificato dalle scarpe
Come ricostruisce il Corriere, le indagini dei carabinieri scattano serrate, partendo dai filmati, ma per giorni il sospettato resta un «fantasma». Da altre telecamere si vedono i suoi spostamenti, immediatamente dopo il fatto. Prima prende un autobus notturno che lo porta in piazza I° Maggio, a Sesto Fs.
I carabinieri lo hanno identificato dall’aspetto fisico, dalle caratteristiche somatiche, e dall’abbigliamento: in particolare dalle scarpe, che coincidono con quelle che avrebbe indossato la notte dell’aggressione. Si attendono solo le analisi del Dna per avere la certezza sull’identità dell’aggressore.