Uccise un ambulante a Civitanova Marche, la perizia psichiatrica: “E’ capace di intendere”
Filippo Ferlazzo, l’uomo che il 29 luglio del 2022 uccise a Civitanova Marche l’ambulante Alika Ogochowku, è capace di intendere e volere. Lo ha stabilito il perito nominato dalla Corte di Assise di Macerata, Renato Ariatti, nella consulenza depositata oggi. Ferlazzo è accusato di omicidio volontario e rischia l’ergastolo.
La perizia su Ferlazzo
Nella perizia Ariatti conferma quanto avevano stabilito, in sede di indagine preliminare, il consulente del Gip, Gianni Giuli, e quello del Pubblico ministero, Giovanni Camerini. L’uomo non presenta, “alterazioni psicopatologiche tali da escludere la capacità di intendere e volere”. Ariatti consiglia per Ferlazzo un trattamento adeguato in carcere con servizi di cura appropriati. Giuli e Camerini avevano escluso che l’uomo soffrisse di disturbo bipolare, parlando di disturbo borderline aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti. Una tesi confermata dal professor Ariatti.
L’omicidio dell’ambulante
Alika Ogochowku venne ucciso da Filippo Ferlazzo, perché avrebbe, “rivolto degli apprezzamenti” alla sua ragazza. La ragazza di Ferlazzo in seguito aveva riferito ai media che non si era sentita infastidita da Ogorchukwu, al quale Ferlazzo sottrasse anche il telefono. Ogorchukwu era un uomo di 39 anni residente a San Severino Marche. Originario della Nigeria, ha vissuto in Italia per oltre un decennio e ha iniziato a fare il venditore ambulante dopo che un incidente in bicicletta lo ha reso disabile e non ha potuto trovare altro lavoro. Era sposato con figli.
I funerali e la presenza di Acquaroli
I funerali dell’ambulante nigeriano fecero registrare una commozione generale e una grande partecipazione di gente. Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, di Fratelli d’Italia, volle presenziare a conferma del dolore provato dalla comunità marchigiana. Il 5 aprile è cominciato il processo in Corte d’Assise a carico dell’aggressore, accusato di omicidio volontario e rapina . Sono stati sentiti i testimoni e vagliati i video dei sistemi di sorveglianza del Comune e dei cellulari dei passanti, che hanno assistito alla violenza. Il 20 settembre la prossima udienza.