L’autopsia di Alika: morte per soffocamento. Letta non rinuncia alle passerelle elettorali e sarà ai funerali
L’autopsia sul corpo del nigeriano di 39 anni, Alika Ogorchukwu, morto in seguito all’aggressione dell’operaio di Salerno Filippo Ferlazzo, venerdì dopo essere stato aggredito per strada da un operaio 32enne di Salerno, Filippo Ferlazzo, afferma che le cause della morte «sarebbero compatibili con lo schiacciamento del corpo, da cui sarebbe probabilmente scaturito anche un soffocamento».
L’avvocato della famiglia della vittima spiega al Corriere che “dall’analisi del video emergono «tecniche di arti marziali usate lucidamente e in piena capacità di intendere da Ferlazzo per immobilizzare Alika , culminate in un probabile strangolamento». Poco lontano dall’ospedale, ieri Eddie Oriakhi, il cognato di Alika, parlando in inglese con i reporter stranieri ha annunciato battaglia lanciando uno slogan: « Black lives matter, justice for Alika ». Le vite dei neri contano, giustizia per Alika. “Quello che è successo non si deve ripetere – ha detto -. Vogliamo giustizia per le persone nere”. I legali di Ferrazzo sono intenzionati a chiedere la perizia psichiatrica per il loro assistito.
Non si ferma la speculazione politica sulla tragedia che ha portato alla morte di Alika. Enrico Letta ha annunciato che sarà presente ai funerali di Ogorchukwu, seguendo il suggerimento del direttore della Stampa Massimo Giannini. Si discute intanto della pericolosità sociale di chi è affetto da una patologia psichiatrica.