Qatargate all’americana: lingotti d’oro e soldi in casa del senatore dem Menendez. “Corrotto dall’Egitto”
Rischia di diventare il Qatargate degli Usa e di turbare i sogni dei democratici (stavolta d’Oltreoceano e non quelli di casa nostra), lo scandalo che ha travolto il senatore democratico del New Jersey Bob Menendez, presidente della Commissione per le Relazioni Estere del Senato Usa. È lui il Panzeri del Qatargate a stelle e strisce.
Né Qatar, né Marocco, stavolta la tangente arriva dall’Egitto
Il fedelissimo di Biden è stato incriminato per corruzione: avrebbe infatti accettato tangenti per un valore di centinaia di migliaia di dollari. Lo riferisce il Dipartimento di Giustizia Usa che, secondo un’indagine durata anni, ritiene che Menendez abbia ricevuto anche lingotti d’oro e un’auto Mercedes di lusso in regalo, oltre a contanti da tre uomini d’affari del New Jersey.
Le pesanti accuse a Memendenz e alla moglie
Ma il senatore e la sua appariscente consorte Nadine Arslanian avrebbero anche accettato denaro per “favorire il governo della Repubblica egiziana”, sostengono gli inquirenti. I pubblici ministeri hanno riferito di aver trovato, dopo una perquisizione, che la coppia aveva nascosto 100mila dollari in lingotti d’oro e 480mila dollari in contanti nella loro casa. I tre imprenditori del New Jersey che avrebbero pagato le tangenti, secondo i documenti legali, sono Wael Hana, Jose Uribe e Fred Daibes che, in cambio, avrebbero chiesto al senatore di proteggerli. Menendez era già stato incriminato nel New Jersey nel 2015 con l’accusa di aver accettato tangenti, comprese vacanze di lusso, da un ricco oculista della Florida. Il caso si è concluso con un errore giudiziario dopo che i giurati non sono stati in grado di raggiungere un verdetto unanime. Il Senato Usa ha affermato che Menendez è il primo senatore in carica nella storia degli Stati Uniti a essere stato incriminato per due accuse penali non correlate.
L’accusa sostiene che Bob Menendez ha promesso e cercato di interrompere un procedimento penale federale contro Daibes in cambio di denaro e altri oggetti di valore. Tali sforzi da parte di Menendez includevano presumibilmente la raccomandazione al presidente Joe Biden di nominare un candidato a procuratore degli Stati Uniti per il New Jersey “che Menendez riteneva potesse essere influenzato da Menendez rispetto al caso di Daibes”, sostiene l’accusa.
Mezzo milione di dollari nascosti tra i vestiti
“Oltre 480.000 dollari in contanti – la maggior parte dei quali infilati in buste e nascosti in vestiti, armadi e casseforti – sono stati scoperti in casa, insieme a oltre 70.000 dollari nella cassetta di sicurezza di Nadine Menendez”, si legge nell’accusa. “Alcune buste contenevano le impronte digitali e il DNA di Daibes o del suo autista”, si legge nel documento di accusa. Oltre al contante, gli agenti hanno sequestrato circa 2 chili e mezzo di lingotti d’oro, che ai prezzi attuali valgono circa 155.000 dollari.