Putin arruola mercenari cubani per il fronte ucraino. L’Avana si dissocia: “Reclutamento illegale”
Una rete illegale di reclutamento di mercenari cubani da inviare in Ucraina per combattere a fianco dei russi. Il ‘traffico’ è stato scoperto dal ministero degli Esteri dell’isola caraibica, che in una nota rivela che la rete operava dalla Russia per assoldare cittadini cubani residenti in territorio russo. “I tentativi sono stati neutralizzati – fa sapere il ministero – e sono stati avviati procedimenti penali nei confronti delle persone coinvolte in queste attività”.
Il regime dell’Avana prende le distanze
“I nemici di Cuba – denuncia l’Avana – promuovono informazioni distorte per cercare di infangare l’immagine del Paese e di presentarlo come complice di queste azioni, che noi rifiutiamo categoricamente. Cuba ha una posizione storica ferma e chiara contro i mercenari e svolge un ruolo attivo all’interno delle Nazioni Unite nel ripudio di questa pratica, essendo l’autore di diverse iniziative approvate in quel forum”. Ancora, l’isola ha ricordato di non essere parte del conflitto armato in Ucraina e che agirà “energicamente contro chiunque, dal suo territorio nazionale, partecipi a qualsiasi forma di traffico di esseri umani a scopo di reclutamento o mercenarismo perché i cittadini cubani possano usare le armi contro qualsiasi Paese”.
Mercenari cubani scoperti da una rete dissidente a Miami
Il ministro degli Esteri Bruno Rodriguez ha assicurato che il governo cubano “agisce con la forza della legge” contro queste operazioni, in un messaggio sul suo account sul social network X, ex Twitter. Le autorita’ competenti hanno avviato “procedimenti penali contro le persone coinvolte in queste attivita'”, si legge nel comunicato. Il quotidiano America TeVé di Miami ha riportato venerdì scorso le testimonianze di due adolescenti che si trovavano a Cuba quando sono stati reclutati con l’inganno da persone che li hanno contattati via Facebook per lavorare come muratori nei cantieri in Ucraina con l’esercito russo.