Pogba in tribunale per l’estorsione subita. Doping: le controanalisi il 5 ottobre
Il centrocampista della Juventus Paul Pogba è arrivato questa mattina al al tribunale di Parigi per confrontarsi con i cinque uomini sospettati di averlo ricattato l’anno scorso. Secondo quanto riferisce RMC Sport, Pogba verrà interrogato e messo a confronto con cinque dei suoi parenti, amici d’infanzia o conoscenti, sospettati di aver avuto un ruolo nel suo rapimento nel marzo 2022, dove due rapinatori gli chiesero 13 milioni di euro. Questo confronto costituisce un passo cruciale nell’inchiesta giudiziaria aperta nel settembre 2022, poiché le versioni divergono tra il campione del mondo 2018 e i cinque uomini incriminati. Secondo le informazioni di RMC Sport, Pogba è arrivato questa mattina entrando da un’entrata senza essere visto. Il confronto dovrebbe iniziare alla fine della mattinata e durare diverse ore.
Le controanalisi del “polpo” slittano ad ottobre
Le controanalisi di Paul Pogba slittano al 5 ottobre. A seguito della sua positività al testosterone a seguito di Udinese-Juventus, prima di campionato, il test era stato fissato presso l’Acquacetosa il prossimo 20 settembre. Secondo quanto si apprende da ambienti sportivi, lo slittamento è dovuto all’indisponibilità in quella data del perito del giocatore juventino, sospeso dal tribunale nazionale antidoping in via cautelare.
Pogba: la Juve spera di liberarsene
Tornato di nuovo a parametro zero nel 2022 dopo due stagioni ricche di infortuni muscolari al Manchester United, “il polpo” era stato acclamato come l’acquisto che avrebbe, insieme a Di Maria, portato la Juventus a vincere il campionato e a lottare per la vittoria della Champions. Risultato: pochissime partite fatte, eliminazione al primo turno dai gironi e un quarto posto diventato settimo per la penalizzazione dovuta alle plusvalenze. La Juventus, sempre in crisi economica, spera paradossalmente di potersi liberare di Pogba, il cui contratto da 11 milioni lordi l’anno scadrà a giugno 2026. Il francese ha assunto presumibilmente un integratore a base di testosterone e se confesserà, chiedendo il patteggiamento, potrebbe cavarsela con sei mesi di squalifica. Sei mesi di stipendio risparmiati dalla Continassa ma anche la consapevolezza di avere perso un grande calciatore.