Pascale posta fake news su Salvini per dargli del razzista: per il giudice non è diffamazione
Francesca Pascale, ex fidanzata di Silvio Berlusconi e attuale compagna della cantante Paola Turci, è stata assolta a Lecco dall’accusa di aver diffamato il leader della Lega, Matteo Salvini.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice Martina Beggio. La Pascale il 21 gennaio 2021 aveva condiviso su Instagram un “fake tweet” attribuito a Salvini, nel quale meridionali e africani venivano definiti “fannulloni” e “gente senza cultura del lavoro”. Era seguito un commento: “Piuttosto voterò Paperino” e l’attuale vicepremier querelò a suo tempo domiciliata in una villa a Casatenovo (Lecco). La difesa aveva sostenuto che Pascale riteneva che il tweet fosse effettivamente di Salvini, esercitando una critica politica.
Pascale a commento del post finto di Salvini: piuttosto voterò Paperino
L’avvocato di Salvini aveva invece chiesto che fosse riconosciuta una responsabilità per quel giudizio. La richiesta di un accordo da parte della difesa, era stata respinta dalla controparte. la Procura aveva chiesto la condanna della Pascale a 2.500 euro di multa. Oggi il giudice ha assolto la donna, riservandosi di depositare le motivazioni entro due mesi.
Italia al primo posto in Ue per fake news sui social
Secondo il rapporto pubblicato da Meta in base al Codice di condotta Ue contro la disinformazione, l’Italia risulta prima in Europa per numero di contenuti unici che sono stati rimossi da Facebook e Instagram “per aver violato le politiche di disinformazione dannose per la salute o di interferenza con gli elettori o con i censimenti nei paesi degli Stati membri”.
Addirittura 45.000 post di Facebook e 1.900 di Instagram sono stati rimossi da Meta nel primo semestre 2023. L’Italia è anche prima in Ue per numero di annunci rimossi su Facebook e Instagram combinati per violazione della politica Meta sulla disinformazione (3.900).
I dati sono consultabili sulla pagine del Centro Trasparenza, in cui le principali piattaforme online firmatarie del nuovo Codice di buone pratiche sulla disinformazione del 2022 (Google, Meta, Microsoft, TikTok) hanno pubblicato i nuovi rapporti su come hanno messo in pratica i loro impegni per ridurre la diffusione della disinformazione.