Musumeci: “Proporrò di inserire il mare in Costituzione. È una risorsa strategica, va valorizzata”

15 Set 2023 18:35 - di Luciana Delli Colli
musumeci mare

Inserire il mare in Costituzione, dove ora non trova alcun riferimento esplicito. È la proposta che il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, avanzerà al governo, “nella prossima seduta del Consiglio dei ministri”. Ad annunciarlo è stato lo stesso Musumeci, al Forum Risorsa Mare, che si chiude oggi a Trieste. Si tratta di un ulteriore passo sulla strada della valorizzazione di quella che il governo, Giorgia Meloni in testa, considera una “risorsa strategica”. Un percorso ampiamente avviato sia con l’approvazione del “Piano Mare”, sia con lo stesso Forum, che per la prima volta ha riunito tutti gli attori del settore, e iniziato con l’istituzione stessa di un ministero ad hoc.

Musumeci: “Proporrò di inserire il mare in Costituzione”

“Proporrò al governo, nella prossima seduta, di promuovere una legge di modifica della Costituzione. All’articolo 119 della Costituzione inseriremo un emendamento che dica con assoluta sintesi: la Repubblica tutela e valorizza il mare. Perché la Costituzione italiana non fa alcun riferimento al mare”, ha spiegato Musumeci nel corso dell’evento di Trieste, organizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con il suo ministro e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio. “Il mare – ha ricordato ancora Musumeci – è stato l’elemento trascurato in questi ultimi 80 anni. Nella nazione maggiormente proiettata su questo straordinario elemento della natura non c’è un riferimento al mare (in Costituzione, ndr), ed è la conferma di quanto in Italia sia prevalente una cultura terragna rispetto a una cultura marittima che, a cominciare dalle scuole elementari, questo governo intende promuovere per un diverso approccio”. Si tratta, ha sottolineato il ministro di “un dovere primario”.

Il carattere operativo del “Piano Mare” e del Forum di Trieste

Il Forum del Mare ha avuto lo scopo di mettere al centro del dibattito la competitività e l’attrattività della filiera del mare nel suo complesso, aggregando le diverse componenti del sistema politico e socio-economico del Mediterraneo attorno alle priorità di intervento e promozione per il settore, soprattutto in chiave industriale, e valorizzando anche il ruolo delle isole, comprese quelle minori. Il Forum, dunque, ha avuto un carattere molto tecnico e operativo, concentrandosi sui vari settori che concorrono alla valorizzazione del mare e dalla quale possono a loro volta trarre sviluppo e crescita, dalla logistica alla pesca, dalle filiere emergenti all’industria, fino al turismo.

“Il mare torna al centro dell’agenda politica italiana”

“Il mare torna al centro dell’agenda politica italiana”, ha detto Musumeci in apertura del Forum, confermando il carattere fortemente operativo anche del Piano Mare: “Verrà aggiornato ogni anno per evidenziare i problemi e le esigenze soprattutto di carattere normativo che poi il Cipom (Il Comitato interministeriale per le politiche del mare, composto da dieci dicasteri, ndr) dovrà sottoporre al governo affinché le esigenze possano diventare norme”.

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